In Italia il 3% del consumo energetico è imputabile agli sprechi alimentari: percentuale che equivale ai consumi energetici annuali di 1.650.000 italiani, o all’ 85% dei consumi finali del comparto industriale dell’Emilia Romagna (stime UniBo, su dati LMM ed Enea). Negli Stati Uniti il 2,5% dello spreco energetico e’ determinato dagli sprechi alimentari. Un doppio spreco, dunque, con gravi conseguenze in termini di costi economici, sociali e ambientali: da un lato, grandi quantità di energia sono utilizzate per produrre, distribuire e consumare, dall’altro, ulteriore energia viene impiegata nella gestione e nello smaltimento di questi scarti e sprechi. Intanto, secondo uno studio sulla povertà energetica emerge che 150 milioni di cittadini europei non sono in grado di pagare i costi relativi al riscaldamento, al funzionamento degli elettrodomestici e al gas per cucinare. E a livello italiano la povertà energetica riguarda circa il 10% delle famiglie.

Proprio nel 2012, che le Nazioni Unite hanno dichiarato anno Internazionale dell’Energia Sostenibile, il progetto “Un anno contro lo spreco”è dedicato agli sprechi energetici. L’iniziativa è, promossa da Last Minute Market, spin off dell’Università di Bologna – Facoltà di Agraria in sinergia con il Parlamento Europeo – Commissione Agricoltura e Sviluppo rurale. Si tratta della terza edizione del progetto, dedicato nel 2010 agli sprechi alimentari e nel 2011 agli sprechi idrici: una campagna che ha già ottenuto un importantissimo traguardo, quello di aver portato il Parlamento europeo in seduta plenaria a proclamare, lo scorso 19 gennaio a Strasburgo, il 2014 Anno europeo contro gli sprechi alimentari. La risoluzione approvata impegna la Commissione Europea a definire per gli Stati membri obiettivi specifici di prevenzione degli sprechi di alimenti ed esorta il Consiglio e la Commissione europea a proclamare il 2014 “Anno europeo contro gli sprechi alimentari” quale strumento di informazione e promozione per sensibilizzare i cittadini europei. Un obiettivo che, sin dal 2010, è stato perseguito dal progetto “Un anno contro lo spreco” attraverso la Dichiarazione congiunta lanciata con la Giornata europea di Bruxelles per dimezzare del 50% gli sprechi alimentari entro il 2025.

Un anno contro lo spreco 2011 è realizzato in partnership con Unicredit e con Eni, Alce Nero Mielizia, Granarolo, Conad, FederUtility. Partecipano al progetto gli enti che hanno garantito il loro patrocinio: il Segretariato Sociale della Rai, la Regione Emilia Romagna, l’associazione Comuni Virtuosi. Media partner: Radio2 – Caterpillar. Info: www.unannocontrolospreco.org

“Un anno contro lo spreco 2012” si articolerà, dal 20 aprile fino a dicembre 2012, in occasioni di incontro e dibattito, spettacoli e presentazioni di pubblicazioni dedicate, iniziative da condividere come cene e pranzi in piazza contro lo spreco, la dieta a basso impatto energetico, gli obiettivi che saranno discussi a Bologna, Roma e Bruxelles in occasione delle Giornate europee contro lo spreco, nei mesi di ottobre e novembre. I dati sullo spreco energetico saranno raccolti nel Libro Verde dello Spreco, analogamente a quanto accaduto gli anni scorsi per il Libro nero dello spreco alimentare e il Libro blu dello spreco idrico in Italia, pubblicati da Edizioni Ambiente.

Molte le TAPPE UFFICIALI DEL PROGETTO: l’edizione 2012 prende avvio venerdì 20 aprile con il convegno pubblico “Bologna chiama Europa: 2014, Anno europeo contro lo spreco”, promosso in sinergia con Unicredit per fare il punto sulle prospettive e i percorsi in vista del 2014. Interverranno, con il presidente di Last Minute Market Andrea Segrè, ideatore del progetto “Un anno contro lo spreco”, gli europarlamentari che si sono impegnati nella lotta allo spreco alimentare: Paolo De Castro, presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, Salvatore Caronna ed Elisabetta Gardini, coordinato dal giornalista Massimo Pedretti.

Fra le tappe ufficiali di “Un anno contro lo spreco” 2012 ricordiamo il Green Social Festival (Bologna, 3/5 maggio), con un percorso attivato in partnership con Alce Nero: sabato 5 maggio, alle 17 nella sede delle Librerie e Coop. Ambasciatori, è in programma la prima presentazione del libro di Andrea Segrè “L’economia a colori”, edito Einaudi. La conversazione vedrà protagonisti anche Patrizio Roversi e Massimo Cirri. Inoltre, martedì 2 maggio, alle 18 al Caffè Alce Nero Bio, sarà presentato il libro “Cibo vero”, di vari autori, in un dialogo fra il presidente di Alce Nero Lucio Cavazzoni e Andrea Segrè.

Motore portante dell’edizione 2012 sarà la grande mobilitazione promossa in collaborazione con Radio2 Caterpillar, in occasione del Caterraduno 2012. Martedì 26 giugno, a Senigallia, la serata inaugurale del Caterraduno proporrà la grande Cena contro lo spreco per mille persone, nel suggestivo centro storico della cittadina. Cibo di recupero dalla grande distribuzione e dalla pesca, cucinato per la cena di piazza dal grande chef Moreno Cedroni e raccontato in diretta agli ascoltatori di Radio2 Rai. Partner di Last Minute Market, per la realizzazione di questa serata, sarà Unicredit. La cena sarà proposta a prezzo simbolico di 5 euro con prenotazione sul sito di Caterpillar ( link sul sito di Last Minute Market e del Comune di Senigallia): il modulo di prenotazione sarà inserito lunedì 7 maggio con il programma del Caterraduno e verrà affiancato da un mini questionario e dalla descrizione del menu’ della cena.

Ulteriore tappa da monitorare con attenzione sarà il percorso di “Un anno contro lo spreco” 2012 al Festivaletteratura di Mantova (5/9 settembre): previsti diversi incontri, con la partecipazione di Danielle Niereberg, e con l’appuntamento “Lavagna in piazza” per voce e gessetti colorati, di illustrazione “pratica” del libro di Andrea Segrè “l’Economia a colori”, edito Einaudi. Completerà il percorso un incontro dedicato a “Cucinare senza sprechi”, collegato al Premio Artusi 2012 che sarà assegnato il prossimo 6 ottobre, sempre in collaborazione con la campagna “Un anno contro lo spreco”.

Ancora da segnalare le tappe ufficiali ai festival Quanto basta di Piombino (8/9 giugno), Festival dell’Energia di Perugia (15/16 giugno), Lagunamovies di Grado (3/10 agosto), e naturalmente le Giornate europee contro lo Spreco 2012, in programma a Bologna – Roma – Bruxelles nei mesi di ottobre e novembre, con presentazione del Libro Verde sullo Spreco in Italia: l’Energia e Cena contro lo spreco a basso impatto energetico.

Parte integrante del progetto è il tour di eventi teatrali dedicati alla lotta contro gli sprechi: con lo spettacolo – SPR+ECO. Formule per non alimentare lo spreco, di e con Massimo Cirri e Andrea Segrè, illustrato da Altan e accolto con grande successo i mesi scorsi, e con la conferenza scenica Waterfront, di e con Patrizio Roversi e Andrea Segrè.

Nel corso dell’anno saranno inoltre presentate diverse pubblicazioni collegate al progetto: il Libro blu dello spreco idrico in Italia (primavera 2012) e il Libro Verde dello Spreco energetico (autunno 2012), entrambi a cura di Last Minute Market, editi da Edizioni Ambiente. E ancora la pubblicazione Transforming food waste into a resource, (Trasformare lo spreco alimentare in risorsa), firmata a quattro mani da Andrea Segrè con la ricercatrice Silvia Gaiani, prefatto da Vandana Shiva e pubblicato dalla casa editrice inglese Royal Chemistry Society Publisher, Cambridge (UK). E inoltre i libro L’economia a colori, di Andrea Segrè, edito Einaudi e Basta il giusto, di Andrea Segrè, edito Altreconomia.

UN ANNO CONTRO LO SPRECO 2012 – FOCUS ENERGIA

L’energia elettrica e il calore generabili con vento, sole e scarti agricoli, potrebbero soddisfare una percentuale elevata dell’attuale domanda mondiale di energia. Nel 2008 le energie rinnovabili hanno coperto il 12,9% del fabbisogno energetico, ma si stima che entro il 2050 potrebbero raggiungere l’80% (IPCC, 2012). La popolazione mondiale ha raggiunto quota 7 miliardi con tassi di crescita di 80 milioni di individui all’anno: a tutti dev’essere garantito l’accesso a un quantitativo sufficiente di risorse (cibo, acqua) e di energia. Una sfida che impone una gestione equa, intelligente e sostenibile delle risorse.

La dimensione energetica rimane pertanto uno dei settori chiave per una crescita sostenibile: come dichiarato dalla FAO, “ridurre la povertà energetica” rappresenta “l’obiettivo di sviluppo mancante del Millennio”. Ma accanto a chi vive ancora senza energia elettrica (1,3 milioni di individui secondo dati ONU) ci sono Paesi dove il consumo di energia continua a crescere. Nel 2010, il consumo finale di energia in Italia è stato pari a 137,5 Mtep, con un incremento del 3,6% rispetto al 2009 (Enea, 2010).

La qualità dei consumi è un aspetto fondamentale: con 1,5 milioni di decessi provocati all’anno, la seconda causa di morte dopo l’Aids – soprattutto tra donne e bambini, e in particolare in Africa – è dovuta all’esposizione ai fumi dei combustibili poveri impiegati per cucinare e riscaldarsi (IEA, 2008). Tra il 75 e l’85% delle emissioni di CO2 negli ultimi decenni è stato causato da combustibili fossili e tra il 15 e il 25% dal processo di deforestazione e dal cambio di destinazione d’uso dei terreni (UN-Energy 2007).

Oltre il 15% dei gas serra provengono dall’agricoltura, comparto che si colloca, oggi, tra i peggiori in termini di sostenibilità, ma che allo stesso tempo ha grandi potenzialità nelle azioni rivolte alla mitigazione dei cambiamenti climatici (R. Valentini – IPCC, 2012). L’integrazione delle energie rinnovabili nel settore agroalimentare, ad esempio attraverso l’impiego dei residui delle produzioni agricole e forestali, e dei loro processi di trasformazione, potrebbe rappresentare una soluzione virtuosa per ridurre le inefficienze energetiche e sostituire parte dei combustibili fossili utilizzati.

Inoltre l’adozione di misure di efficienza energetica e le energie rinnovabili potrebbero garantire, tra risparmi di energia e produzione potenziale, non meno di 11 Mtep, pari al 56,5% dei consumi del settore agroalimentare.

Anche quantità, qualità e tipologia dei consumi individuali influiscono sugli sprechi e sui consumi energetici. A diete e alimenti diversi possono corrispondere impatti energetici anche profondamente differenziati tra loro. Il rapporto tra kcal di input e kcal di output – prodotto finito – varia in modo significativo in base alle caratteristiche del prodotto: per il manzo il rapporto è di 57 kcal di input a 1 kcal di output, per le uova di 37 a 1, per i pomodori di 4 a 1 (Pimentel D., Pimentel M., 2008).

L’organizzazione del progetto “Un anno contro lo spreco” è certificata a spreco zero: un marchio rilasciato da Last Minute Market, che “certifica” l’adozione di una serie di strumenti, procedure e sistemi di controllo, tali da garantire un uso razionale ed efficiente delle risorse e una gestione dei rifiuti ispirata ai principi di prevenzione, riutilizzo e riciclo dei materiali. Uno stimolo per ridurre progressivamente il consumo di risorse e le emissioni nell’ambiente legate alle proprie attività.

Questo principio vale anche per la carta: paperless è una parola d’ordine del progetto, che sarà comunicato e veicolato quasi esclusivamente in via digitale: perché stampare, come ogni altra attività umana, ha una rilevante impronta ambientale ed è quindi opportuno farlo solo se e quando serve davvero. L’industria cartaria è una delle più energivore ed è ai primi posti per l’emissione di gas serra. Anche lo smaltimento della carta contribuisce ai cambiamenti climatici, perché decomponendosi produce metano, che è un gas serra, mentre quando viene compostata o bruciata rilascia un altro gas serra, l’anidride carbonica.