Quattro progetti attivi, per un finanziamento complessivo di circa 376 mila euro, 12 quelli candidati nel corso di quest’anno (due dei quali già approvati, gli altri in valutazione), 82 quelli che dall’inizio dell’attività hanno ottenuto l’ok della Commissione europea con un sostegno finanziario assegnato al Comune di Modena nel corso degli anni di quasi cinque milioni e mezzo di euro. Sono i numeri del Progetto Europa che, con il centro Europe Direct, oggi, lunedì 10 dicembre, ha organizzato un’iniziativa per seguire in diretta dalla Galleria Europa di piazza Grande, la cerimonia della consegna del premio Nobel per la pace ai rappresentanti dell’Unione europea.

“E’ stata un’occasione per sottolineare anche il ruolo sempre più importante dell’Europa nelle politiche locali” spiega Simona Arletti, assessore comunale con delega alle Politiche europee ricordando che è dal 1997 che il Comune di Modena ha attivato un centro di informazione ufficiale sull’Unione europea che svolge sia la funzione di ricerca dei finanziamenti, con una costante impegno nella progettazione e gestione dei progetti, sia l’attività di informazione al cittadino e di sensibilizzazione sull’Unione europea.

I progetti in corso riguardano il Museo civico archeologico (“Open arch” in relazione al parco archeologico di Montale con 96 mila euro di finanziamento), il settore Ambiente (118 mila euro per “Imagine”), le politiche per la sicurezza (85 mila euro per “Sameru”) e le Pari opportunità (76 mila euro per “Log in”). Tra quelli finanziati negli ultimi anni c’è anche il sostegno alla realizzazione del Museo Casa Natale Enzo Ferrari.

Sono numerose le collaborazioni con altri enti (44 le convenzioni attivate nel corso degli anni), così come le attività formative (quest’anno si è svolta la terza edizione della Summer school Renzo Imbeni) e quelle a favore della scuole: 47 gli itinerari didattici attivi sull’Unione europea che coinvolgono 1.151 studenti e 71 docenti. “L’impegno nella sensibilizzazione dei giovani ai temi dell’integrazione europea e ai diritti di cittadinanza lo consideriamo strategico – sottolinea Simona Arletti – tanto è vero che abbiamo scelto di salvare dai tagli di bilancio, che colpiscono anche questo ambito, proprio gli itinerari didattici per medie e superiori. E a questi affianchiamo il servizio di consulenza per le scuole per l’accesso ai finanziamenti europei ‘Help Desk scuola’ che quest’anno ha accompagnato la presentazione di dieci richieste di contributi”.

Ai giovani è dedicato anche un servizio di consulenza personalizzato: nel corso del 2012 sono stati 167 i ragazzi che hanno ottenuto informazioni e consigli su temi legati alla mobilità all’estero per lo studio, il lavoro o il volontariato. E quattro sono i progetti del Servizio volontario europeo candidati da Europe Direct Modena per permettere ad altrettanti ragazzi svolgere periodi di lavoro volontario in un altro Paese dell’Unione.

L’attività del centro modenese di informazione ufficiale sull’Unione europea si può seguire sul sito http://europedirect.comune.modena.it e sui principali social media, come Facebook, Twitter e Flickr.

300 MILA EURO CONTRO LA VIOLENZA SUL WEB

Nel prossimo anno scolastico centinaia di studenti degli istituti superiori modenesi, ma anche genitori e insegnanti impareranno a prevenire e combattere la violenza di genere al tempo del web 2.0. L’assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Modena ha infatti ottenuto dalla Commissione europea un finanziamento di oltre 76 mila euro per il progetto “Log in” (Laboratories on gender violence in new media) finalizzato contrastare la violenza contro le donne sui social network attraverso la promozione tra i giovani di comportamenti responsabili. “Log in – afferma l’assessore alle Pari opportunità Marcella Nordi – rappresenta la naturale continuazione del progetto europeo Perspective, che ci ha permesso di promuovere nelle scuole un importante dibattito sul tema della violenza di genere, utilizzando lo strumento della peer education, grazie al quale i ragazzi sono divenuti formatori di loro coetanei, uno metodo che riproporremo anche con Log in”.

L’assunto da cui parte il nuovo progetto è che i social network, promuovendo forme di interazione veloci e superficiali, possono incoraggiare forme di violenza, verbale, psicologica e fisica. “Log in” si rivolgerà a giovani dai 14 ai 18 anni di età e a genitori, insegnanti e formatori. Esperti di questioni femminili, assieme a specialisti di nuove tecnologie, entreranno in classe per rendere i ragazzi più consapevoli delle differenze di genere, oltre che per farli riflettere sulle potenzialità della rete e per proporre modelli di utilizzo dei social network che prevedano un ruolo attivo, creativo e intelligente dei ragazzi.

Partner del progetto, che ha ottenuto un finanziamento complessivo di 317 mila 700, sono il Centro Documentazione Donna, responsabile insieme al Comune dell’attuazione del progetto a Modena; l’Istituto Mediterraneo sugli Studi di Genere di Nicosia (Cipro), il Centro informativo sulle questioni femminili di Vilnius (Lituania) e l’Associazione per la Libertà e l’Uguaglianza di Genere di Sibiu (Romania); Cap-Science Humaines di Lovanio (Belgio).