Come ogni anno il periodo prima di Natale è l’occasione per celebrare in Fonoteca la figura di Frank Zappa, cogliendo la prossimità con il 21 dicembre, data del suo compleanno. Quest’anno verrà a parlarne un ospite d’eccezione: Enrico Merlin, il quale analizzerà di Zappa l’imponente discografia. Una discografia sterminata, che a un primo sguardo può apparire disomogenea, eccessivamente eclettica, priva di una direzione precisa. Della sua musica vengono spesso esaltati gli aspetti più esteriori, teatrali o l’eccessiva complessità. Forse per nessun altro artista del mondo dei suoni del XX secolo sono stati creati, seguiti, amati e odiati cliché che di fatto poco hanno a che vedere con la vera essenza della sua musica. Uno sguardo laterale permette di notare dettagli e elementi strutturali che denotano invece una lucidità e una consequenzialità insospettabile (dai più) nella sua opera. Zappa da sempre sosteneva quanto la continuità concettuale fosse determinante nella sua opera, ma dove essa davvero si cela e dove si rivela? Cercheremo di scoprirlo insieme attraverso ascolti e confronti.
Enrico Merlin, musicista, storico della musica del ’900 e insegnante, è uno dei massimi esperti della musica di Miles Davis, di cui ha pubblicato il catalogo discografico completo. È curatore di rassegne, mostre e festival legati al mondo dell’improvvisazione. Per il Saggiatore ha pubblicato insieme a Veniero Rizzardi “Bitches Brew. Genesi del capolavoro di Miles Davis”. Sempre per il Saggiatore ha appena pubblicato il fondamentale testo “1000 dischi per un secolo. 1900 – 2000” (già presentato, durante la gestazione, nella precedente edizione di Salto nel Suono).

