letterineBabboNataleTrebboPoste Italiane realizza anche quest’anno il progetto “Postini di Babbo Natale” per portare ai bambini la gioia di ricevere una risposta personalizzata ed un piccolo dono che sarà consegnato dal portalettere del proprio quartiere.

63 scolari delle classi I A – II A e II B della scuola primaria Italo Calvino di Trebbo di Reno hanno affidato le loro letterine, contenenti disegni, pensieri o poesie, ad una “postina di Babbo Natale”, alla presenza delle insegnanti, dell’assessore alla cultura del Comune di Castel Maggiore Belinda Gottardi, della responsabile del centro di recapito di San Giorgio di Piano Giuseppina Russo e del responsabile territoriale della Filatelia di Poste Italiane Giovanni Albertazzi.

La lettera rappresenta, per i più piccoli, uno dei momenti più belli della tradizione natalizia e Poste Italiane vuole dedicare loro un gesto di attenzione e di affetto per coltivarne i sogni. Desideri e speranze affidati a messaggi di carta che vengono recuperati, raccolti e letti dai “postini di Babbo Natale” di Poste Italiane che, ormai da dieci anni a questa parte, si incaricano di recapitare a tutti i bambini la risposta del generoso e arzillo vecchietto dall’inconfondibile costume rosso e dalla lunga barba bianca, accompagnandola con un piccolo dono.

Poste Italiane ha aggiunto quest’anno un’altra sorpresa che renderà ancora più magico e speciale il rito della letterina: insieme alla risposta i bimbi troveranno nella busta un percorso on line misterioso che li farà giocare con Babbo Natale alla scoperta del suo “cappello” e del suo mondo fatto di renne, neve, slitte volanti, stelle e tanti regali. Collegandosi al sito http://www.poste.it/letterinedibabbonatale, i bambini potranno infatti aiutare Babbo Natale a ritrovare il suo cappello che il vento gli ha portato via e che lo protegge dal freddo quando porta i regali con la slitta. La soluzione si troverà cercando tra le letterine inviate dai bambini negli anni passati. Il gioco si conclude con il messaggio che il valore dei regali che si chiedono a Natale non è la cosa più importante.