DossettiRicorre quest’anno il centenario della nascita di Giuseppe Dossetti, partigiano, uomo politico, padre costituente, giurista e docente universitario, monaco e sacerdote animato da un lucido spirito riformatore e da un’intelligenza innovatrice volta costantemente al Bene comune, che ha lasciato un’impronta profonda e fruttifica nell’Italia e nella Chiesa del Novecento e di oggi.

La vita di Giuseppe Dossetti – nato a Genova nel 1913, morto a Monteveglio (Bologna) nel 1996 – è legata a doppio filo con Reggio Emilia e Cavriago, che gli dedicano un anno di celebrazioni dal titolo Voglio svegliare l’aurora, attraverso l’azione del Comitato reggiano costituito da Comune di Reggio Emilia, Comune di Cavriago, Provincia di Reggio Emilia, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla e Istoreco; in collaborazione con il Comitato nazionale per le celebrazioni della nascita di don Giuseppe Dossetti e con Fscire-Fondazione per le Scienze religiose Giovanni XXIII, i cui eventi si svolgono sotto l’Alto patronato del presidente della Repubblica.

Le celebrazioni reggiane – un’anteprima si è avuta nell’ottobre scorso, cinquantesimo anniversario dell’apertura del Concilio ecumenico Vaticano II, con le prime proiezioni del documentario Quanto resta della notte di Lorenzo K. Stanzani – si aprono con una prima parte di eventi da fine gennaio a marzo, mettono a fuoco i diversi profili, la complessità e l’ampiezza del pensiero – “coscienza del secolo” lo definì Achille Ardigò – e della vita di Giuseppe Dossetti, sviluppando opportunità di approfondimento, divulgazione e partecipazione dei cittadini in diversi luoghi pubblici.

Centrali nelle celebrazioni reggiane l’intitolazione a Dossetti del Palazzo universitario di Reggio Emilia con la lectio magistralis del presidente emerito della Corte costituzionale Valerio Onida, la messa con il vescovo Massimo Camisasca e la testimonianza di chi lo ha conosciuto e le Lezioni del Centenario in Sala del Tricolore.

 

HANNO DETTO – Il ricco programma delle iniziative è stato presentato oggi alla stampa dal sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio che ha sottolineato come Dossetti sia “una figura centrale della vita civile ed ecclesiastica del nostro paese, un grande padre Costituente. Ma anche un uomo ‘scomodo’ che amava dire come stavano le cose, quindi un reggiano di cui andar fieri. La vita di Dossetti, che ha trovato forte ispirazione nella comunità locale, contiene un grande messaggio che deve essere per noi un impegno: i valori contenuti nella Costituzione, che sono valori che non cambiano mai, l’attenzione generosa e disinteressata alla comunità, il senso del rigore e di un impegno ad andare fino in fondo.”

“Dossetti – ha concluso Delrio – non era un uomo rigido e ideologico come spesso è stato dipinto, ma un uomo curioso e appassionato che le iniziative permetteranno di scoprire. Era solito dire: ‘Non guardate a noi che siamo uomini di un altro secolo, ma guardate avanti’”.

“Le iniziative messe in campo per il Centenario – ha detto la presidente della Provincia Sonia Masini – sono parte di un progetto culturale, politico e civico che si richiama a un pensiero, quello di Dossetti, che ha costruito la nostra Repubblica e la vita democratica di questo paese e che attinge alla forza e alla storia della nostra comunità. E in questo senso i giovani devono sì guardare al futuro, ma anche a questo pezzo di storia da cui stiamo ancora apprendendo molto”.

“La curiosità e il rigore di Dossetti – ha spiegato Luigi Grasselli, prorettore dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – devono essere d’ispirazione per l’attività universitaria. Dossetti è stato docente alla facoltà di giurisprudenza di Modena e, in occasione del centenario, siamo lieti di intitolargli il palazzo universitario di Reggio che ora non chiameremo quindi più ex caserma Zucchi”.

“Dossetti è stata una delle grandi coscienze del Novecento, che con la sua azione ha inquietato e nutrito sia la vita ecclesiastica che politica di questo paese – ha detto Alberto Melloni, docente all’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e rappresentante il Comitato nazionale per le Celebrazioni – Nella grande crisi che attraversa l’Italia, che è anche una crisi culturale, vediamo il valore che hanno avuto queste coscienze e quella di Dossetti in particolare. Non si tratta di una figura dimenticata, ma rimossa, che rimane centrale anche se spesso si è preferito farne a meno e non affrontarla”.

Alla conferenza sono intervenuti, per spiegare specifici passaggi del programma, anche don Giuseppe Dossetti jr in rappresentanza della Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla, Paolo Burani, vicesindaco di Cavriago, paese natale di Dossetti che amava definirlo “la mia università della vita”, e Mirco Carrettieri, presidente di Istoreco.

Al termine della presentazione Michele Del Fabbro di Cisl ha donato al sindaco Delrio copia anastatica dei due volumi di Cronache sociali 1947-1951, rivista fondata da Dossetti, edite dall’Istituto per le scienze religiose con il sostegno di Cisl in occasione del centenario di Dossetti. Altre copie saranno donate alle biblioteche della provincia di Reggio Emilia.

RESISTENZA, POLITICA, COSTITUZIONE E CHIESA

Le diverse iniziative in programma vogliono far emergere il Dossetti partigiano antifascista e presidente del Comitato di liberazione nazionale (Cln) di Reggio Emilia, nel 1946 deputato alla Costituente dove, con il suo gruppo – Giorgio La Pira, Giuseppe Lazzati, Amintore Fanfani, Aldo Moro – e personalmente nella Commissione dei 75, ebbe un ruolo notevole e contribuì in modo determinante fra l’altro agli articoli sui diritti doveri dei cittadini e contro la guerra, sull’organizzazione costituzionale dello Stato, sui diritti e doveri in campo sociale ed economico, sui rapporti fra Stato e Chiesa. Era quella Commissione presieduta dal reggiano Meuccio Ruini; era quella Costituente in cui era stata eletta giovanissima la reggiana Nilde Iotti.

Ancora: il Dossetti giurista, assistente alla cattedra di Diritto canonico presso l’Università Cattolica di Milano di padre Gemelli dal ’36, di ruolo dal ’40, ordinario di Diritto canonico a Modena dal ‘47.

Il Dossetti esponente di primo piano della politica italiana del Novecento nella Democrazia cristiana, di cui fu per due volte vicesegretario (nel ’45 nel ’50) in rapporto spesso di antitesi e di stima reciproca con Alcide De Gasperi; deputato al Parlamento dal ’48 al ’52; le sue tesi politiche trovarono espressione, fra l’altro, nella rivista Cronache sociali da lui fondata nel ’47. In questi anni del secondo dopoguerra si impegnò a fondo per la realizzazione di riforme importanti, che videro luce negli anni successivi: quella agraria, quella tributaria, l’istituzione della Cassa del Mezzogiorno.

Nel ’51, dopo aver raccolto al castello di Rossena (Reggio Emilia) un ampio gruppo di amici con i quali aveva condiviso la vicenda politica ed aver promosso due convegni, Dossetti comunica di ritirarsi dalla politica, si dimise quell’anno dalla segreteria della Dc e l’anno dopo dalla Camera. Nell’autunno del ’52 fonda a Bologna, in via San Viale, il Centro di documentazione, aprendo fra l’altro un filone di ricerca sui Concili.

Un ritorno, limitato nel tempo, alla politica si ebbe nel ’56, quando il cardinale arcivescovo di Bologna Giacomo Lercaro volle Dossetti candidato a sindaco di Bologna in alternativa Dozza. In questo periodo scrive, con il contributo di un gruppo di tecnici fra cui l’architetto reggiano Osvaldo Piacentini e il sociologo Achille Ardigò, il programma politico-riformatore Libro bianco su Bologna.

Dopo la scelta di vita religiosa nella Chiesa cattolica, il Dossetti stretto collaboratore del cardinale Lercaro, segretario dei moderatori e perito al Concilio ecumenico Vaticano II dove ha contribuito a passaggi fondamentali; fondatore, nel ’56, della comunità monastica Piccola famiglia dell’Annunziata di Monteveglio, che oggi ha sedi in Emilia, Calabria, Palestina e Giordania.

Nel ‘94, dopo un trentennale silenzio, le sue riflessioni hanno portato alla nascita dei Comitati per la difesa dei valori fondamentali della Costituzione: Dossetti fu autore in quel periodo di ripetuti interventi pubblici contro l’ipotesi di una riscrittura radicale della Carta costituzionale, che ammetteva potesse essere rivista in alcune parti, ma respingendo quella che definiva una “mitologia sostitutiva”. Cruciali il suo impegno per la Pace in Medioriente e Palestina.

“Ho cercato la via di una democrazia reale, sostanziale, non nominalistica: che voleva innanzi tutto cercare di mobilitare le energie profonde del nostro popolo, e cercare di indirizzarle in modo consapevole verso uno sviluppo democratico sostanziale, cioè in larga misura favorente non solo una certa eguaglianza, una certa solidarietà, ma soprattutto il popolo: non nel senso di oggetto dell’opera politica ma soggetto consapevole dell’azione politica”. G. Dossetti, I valori della Costituzione, ed. San Lorenzo, 1995.

IL LEGAME REGGIANO

Intenso e decisivo il legame con Reggio Emilia: Giuseppe Dossetti nasce il 13 febbraio 1913 a Genova, dove il padre Luigi, farmacista torinese e la madre, Ines Ligabue, reggiana, di famiglia cavriaghese, figlia di Ettore Ligabue, sindaco di Bibbiano, poi amministratore dell’ospedale di Reggio, si sono trasferiti, trovando condizioni di lavoro più favorevoli rispetto alla farmacia Selmi presa in affitto in piazza Duomo a Reggio.

Lo stesso anno la famiglia si trasferisce a Cavriago, dove ha acquistato la farmacia rurale. Lì, due anni dopo nasce Ermanno, anch’egli partigiano, deputato poi docente e preside a Reggio Emilia, fondatore e presidente dell’Opera Pia Orfanatrofi, oggi Osea. Emblematica una frase di Dossetti, riguardo al suo legame con la comunità e la terra reggiane: “Ho fatto l’università degli studi a Bologna e ho fatto l’università della vita a Cavriago”.

Gli studi superiori lo portano al liceo classico di Reggio Emilia, dove si diploma brillantemente nel ‘30. In città, frequenta la parrocchia di Santo Stefano e l’Oratorio cittadino di San Rocco diretto da don Dino Torreggiani, sacerdote che segnerà la formazione del giovane Giuseppe. Intreccerà legami di amicizia che supereranno la prova del tempo, come con Emore Gilli, Onder Boni, don Angelo Cocconcelli.

Dopo l’8 settembre ’43 ritorna a Cavriago ed entra in contatto con il Comitato di liberazione nazionale al paese, mentre inizia un’attività di soccorso alle famiglie. Apprende “in lunghi interminabili colloqui” con gli amici le persecuzioni politiche e la loro adesione all’antifascismo: “Ho imparato il rispetto anche là dove non potevo condividere le idee”. E’ questa un’esperienza esistenziale che lo porta all’adesione alla Resistenza, nome di battaglia “Benigno” dove, per scelta precisa, “non imbraccerà mai un’arma”. Dopo la Liberazione, l’impegno per dare vita a una Repubblica democratica. Nel ‘46 Dossetti, come Nilde Iotti, entra in Consiglio comunale a Reggio Emilia, con la prima consigliatura eletta dopo la Liberazione e in carica fino al ‘51 guidata dal sindaco Cesare Campioli, e viene eletto nell’Assemblea costituente per la circoscrizione Parma, Modena, Piacenza e Reggio Emilia. Il 1951, la fine della Consigliatura, coincide con la chiusura dell’esperienza politica di Dossetti al castello di Rossena.

Reggio Emilia resta nella vita di Dossetti un luogo importante, per la presenza della famiglia del fratello Ermanno e per un solido gruppo di giovani che trovano in lui un punto di riferimento morale e spirituale. Tra questi Angelo Cadoppi, Maria Teresa Cenini, Sandro Chesi, Gianpaolo Cigarini, Efro Cirlini, Piero Ferraboschi, Walter Ferretti, Vittorio Franzoni, Igino Leuratti, Giorgia e Andrea Maccarini, Umberto Merli, Gianni e Giuseppe Morselli, Bruno e Osvaldo Piacentini, Giorgio Prodi, Pino Ricci, Lorenzo Tagliaferri, Nuccia Serao. Alcuni di loro collaboreranno con lui fattivamente quando, nel ‘56, accetterà di tornare sulla scena politica a Bologna come candidato sindaco alternativo a Dozza. Dopo la scelta religiosa, durante il suo impegno nel Concilio Vaticano II e per i decenni successivi, Dossetti e la sua Comunità rimarranno punto di riferimento forte per molte realtà reggiane.

 

Nel 1988 il Comune di Cavriago conferì a Giuseppe Dossetti la cittadinanza onoraria; dal 2007 il Comune di Cavriago, con il Comune e la Provincia di Reggio e la Regione Emilia- Romagna indicono il Premio per la Pace Giuseppe Dossetti, oggi alla sua settima edizione.

IL PROGRAMMA DELLE INIZIATIVE

Gennaio – Marzo 2013

Dossetti e la Shoah – Le celebrazioni reggiane del centenario di Giuseppe Dossetti prevedono domenica 27 gennaio 2013, in coincidenza con il Giorno della Memoria, la presentazione alle ore 16 nella sinagoga di Reggio Emilia del volume Giuseppe Dossetti. La storia, la Croce, la Shoah, di Giambattista Zampieri, alla presenza dell’autore e di Alberto Mandreoli, don Athos Righi, successore di Dossetti alla guida della Piccola Famiglia dell’Annunziata; in collaborazione con Comunità ebraica di Modena e Reggio Emilia. Porteranno il saluto il sindaco Graziano Delrio, la presidente della Provincia Sonia Masini e Joel Bemporad consigliere della comunità ebraica di Modena e Reggio Emilia.

 

Intitolazione del Palazzo universitario e lectio di Onida – Sabato 9 febbraio alle 10.30, nella sede di viale Allegri dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, Intitolazione del Palazzo universitario Giuseppe Dossetti.

Dopo gli interventi di saluto di Aldo Tomasi rettore dell’Università di Modena e Reggio Emilia; Graziano Delrio sindaco di Reggio Emilia, Sonia Masini presidente della Provincia di Reggio Emilia, monsignor Massimo Camisasca vescovo della Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla, sono previsti l’intervento di Alberto Melloni docente all’Università di Modena e Reggio Emilia su Dossetti come problema storico e la Lectio magistralis di Valerio Onida presidente emerito della Corte costituzionale su Dossetti, la Costituzione, lo Stato.

E’ prevista la diretta streaming sul canale tv.unimore.it.

Mostra fotografica per le vie del centro – Dal 9 febbraio al 25 aprile, mostra Le strade di Dossetti, mostra fotografica nelle vie del centro storico di Reggio Emilia.

La messa con il vescovo – Domenica 10 febbraio alle ore 18 nella Cattedrale di Santa Maria Assunta di Reggio Emilia, Santa Messa celebrata da monsignor Massimo Camisasca vescovo di Reggio Emilia–Guastalla. Al termine vi sarà una testimonianza sulle radici reggiane di don Giuseppe Dossetti.

I documentari su Dossetti – Lunedì 11 febbraio al cinema Al Corso di corso Garibaldi, Sentinella, quanto resta della notte? ciclo di proiezioni:

ore 17 Quanto resta della notte di Lorenzo K. Stanzani (Italia 2012, 68’, Lab Film);

ore 18.30 Giuseppe Dossetti. Frammenti di un racconto autobiografico di Alberto Melloni e Fabio Nardelli (Italia 2006, 90’, Fscire);

ore 20.30 Presentazione alla presenza degli autori di Sulle tracce di Dossetti. Il racconto di Monteveglio di Giorgia Boldrini, Giulio F. Giunti, Stefano Massari (Italia 2012, 75’, Carta | Bianca).

Le proiezioni verranno replicate martedì 12 febbraio in Sala del Tricolore, al termine delle Lezioni del Centenario: ore 18.30 Sulle tracce di Dossetti. Il racconto di Monteveglio di Giorgia Boldrini, Giulio F. Giunti, Stefano Massari (Italia 2012, 75’, Carta | Bianca); ore 20 Quanto resta della notte di Lorenzo K. Stanzani (Italia 2012, 68’, Lab Film).

Il documentario: Giuseppe Dossetti. Frammenti di un racconto autobiografico di Alberto Melloni e Fabio Nardelli (Italia 2006, 90’, Fscire) sarà replicato giovedì 14 febbraio ore 21, al Centro Culturale Multiplo di Cavriago.

Le lezioni del Centenario in Sala Tricolore – Martedì 12 febbraio ore 16 nella Sala del Tricolore, per “Lezioni del Centenario – Le città di Dossetti”, conferenza dal titolo Dossetti e la dimensione città. Interventi di Graziano Delrio sindaco di Reggio Emilia presidente dell’Anci; Virginio Merola sindaco di Bologna; Luigi Pedrazzi politologo.

Le altre “Lezioni” possono essere seguite in diretta sempre presso la sala del Tricolore ad ingresso libero: ore 10 Fonti e problemi per una biografia di Dossetti con Renato Moro, Enrico Galavotti (Bologna); ore 11 Dossetti e la lettura della Bibbia con Paolo Bettiolo, Federico Ruozzi (Modena); ore 12 Dossetti e l’interpretazione del Vaticano II con Silvia Scatena, Corrado Lorefice (Genova); ore 15 Dossetti e il senso dello Stato con Valerio Onida, Francesco Clementi (Milano); ore 17 Il circuito della Parola con Enzo Bianchi, Pierluigi Castagnetti (Torino).

Queste iniziative sono in collaborazione con il Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Giuseppe Dossetti e Fscire-Fondazione scienze religiose Giovanni XXIII.

Convegno con il presidente Napolitano – Mercoledì 13 febbraio ore 10.30, Roma, Accademia dei Lincei, il convegno Scelte epocali e speranze per il XXI Secolo alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Gli interventi previsti sono:

Povertà di cultura e pace fra le culture – Alberto Melloni

L’eucaristia e la vita della Chiesa – Giuseppe Ruggieri

Il debito coi minimi e il rinnovamento della società – Haim Baharier

Conoscenza storica e riforma della Chiesa – Peter Hünermann

con la presidenza di Beatrice Draghetti e Lamberto Maffei.

Cerimonia ad invito a cura del Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Giuseppe Dossetti e Fscire-Fondazione scienze religiose Giovanni XXIII. Parteciperanno le autorità reggiane. Prevista diretta streaming.

Nelle biblioteche, Dossetti e Reggio Emilia – L’Istituto storico della Resistenza (Istoreco), insieme al Comitato reggiano, ha organizzato dalla fine di febbraio un ciclo di incontri in collaborazione con le Biblioteche comunali di Reggio Emilia per riflettere su Giuseppe Dossetti e alcuni protagonisti del suo tempo a Reggio Emilia.

– 21 febbraio ore 17.30, Biblioteca Santa Croce, via Adua 57

Giuseppe Dossetti e Meuccio Ruini

con Roberto Marcuccio della Biblioteca Panizzi

– 28 febbraio ore 17.30, Biblioteca di Ospizio, via Emilia Ospizio 30/b

Giuseppe Dossetti e Pasquale Marconi

con Teresa Muratore, Istoreco

– 7 marzo ore 17.30, Biblioteca di Rosta Nuova, via Wibiky 27

Giuseppe Dossetti e Valdo Magnani

con Mirco Carrattieri, Istoreco

– 14 marzo ore 17.30, Biblioteca di San Pellegrino – Marco Gerra via Rivoluzione d’Ottobre 29

Giuseppe Dossetti e Nilde Iotti

con Luisa Lama, Istituto Gramsci Emilia Romagna

– 21 marzo ore 17.30, Biblioteca Panizzi, via Farini 3

Giuseppe Dossetti e Osvaldo Piacentini

con don Giuseppe Dossetti jr e Marzia Maccaferri, Cambridge University

Gli incontri saranno accompagnati da letture del Teatro MaMiMò

Il programma complessivo delle iniziative e le dirette streaming saranno visibili su www.comune.re.it/dossetti

Le iniziative si svolgono con il sostegno di Car Server.