Memoria-ScandianoUn’abbondante nevicata – durata poco tempo ma abbastanza per ricordare quanto sia pungente il morso del gelo – ha accompagnato la celebrazione al cimitero ebraico Padoa di Scandiano della Giornata della Memoria: perturbazione e freddo, elementi che arricchiscono ancora di più la riflessione sulla condizione disumana che caratterizzava gli internati ebrei, zingari, omosessuali, rinchiusi nei campi di concentramento allestiti dalla Germania nazifascista.

Una mattina di ricordo, preghiera, parole e silenzi, quella che ha accolto lo scorso 28 gennaio a Scandiano la visita del rabbino della comunità ebraica di Modena e Reggio Beniamino Goldstein, assieme al sindaco di Scandiano Alessio Mammi e alle autorità locali. Il rabbino accompagnato dal sindaco per la tradizionale deposizione della corona di fiori a memoria dell’olocausto nel cimitero ebraico di Scandiano, ha successivamente fatto visita ad alcune classi della scuola media M.M. Boiardo di Scandiano, dove è stato ricevuto con canti e musica della tradizione ebraica, e testimonianze di Bertolt Brecht, Anna Frank, Primo Levi, per celebrare il ricordo dei milioni di vittime sterminate dalla follia totalitaria di un regime che ha scritto tra le pagine più nere della storia europea. “Le celebrazioni per la giornata della memoria sono ogni anno l’occasione per riflettere con attenzione – ha ricordato il sindaco di Scandiano Alessio Mammi ai ragazzi – . L’olocausto ha segnato uno dei momenti più bui dell’Europa, per la vasta portata di questa immane tragedia, la quantità di vite perse, una certa compiacenza e la sottovalutazione di una grande parte della popolazione del continente di quanto stava avvenendo ad opera della dittatura nazifascista. Quello che ogni volta lascia attoniti nella storia di questo orrore è l’organizzazione scientifica dell’eliminazione mostruosamente perfetta di uomini, donne, bambini, con l’obiettivo di distruggere un intero popolo. Dal canto nostro resta l’impegno per mettere in luce e testimoniare che la storia ha tanti disvalori, che non devono ripetersi mai più. Conoscere i fatti e ricordarli rimane il miglior viatico contro l’intolleranza, il fanatismo e gli odi razziali, virus striscianti sempre pronti ad emergere, soprattutto nei momenti di crisi economica e sociale”.

“Ricordare aiuta a proiettarsi nel futuro – ha sottolineato il rabbino Beniamino Goldstein -Questa giornata istituita dai governi europei per non scordare lo sterminio perpetrato contro diverse minoranze ha un valore simbolico altissimo. E’ compito dell’Europa imparare a far convivere le minoranze e a prendere coscienza che gli stati nazionali non corrispondono a singoli popoli, ma ad una commistione di gente con diritti e doveri: questo è un impegno che il nostro continente deve prendersi per il futuro. Gli ebrei d’Europa hanno conosciuto molte persecuzioni, come i pogrom ad opera dell’impero russo a cavallo tra XIX e XX secolo, e tanti altri tristi esempi che risalgono fin dall’epoca medievale: è una catena storica che culmina nell’orrore dell’organizzazione sistematica dell’annientamento di un popolo, così come avvenuto sotto il regime nazifascista. Ciò che più colpisce è l’inconsapevolezza di burocrati, gendarmi, soldati, che hanno provveduto operativamente a questo massacro e giustificato le proprie azioni dicendo di aver eseguito ordini, come se la soppressione della vita umana fosse un lavoro privo di qualsiasi responsabilità. Ricordare serve anche a mettere in luce questo aspetto, che trascende le coscienze umane”.

Presso la scuola Boiardo è intervenuta anche la dirigente scolastica M. Cristina Grazioli a ricordare i terribili e drammatici eventi della Shoah, che hanno colpito anche tanti bambini e minori, senza alcun rispetto per l’infanzia e i suoi diritti, duramente calpestati in questa parentesi di orrore che ha investito l’Europa.

Continuano le celebrazioni con altri appuntamenti, dedicati alla Memoria e al Giorno del Ricordo: il 7 febbraio prossimo, presso la palazzina Lodesani, l’università del tempo libero di Scandiano terrà l’incontro “Giornata della Memoria: per non dimenticare”. L’ingresso è libero. Il 9 febbraio, in occasione del giorno del ricordo, dedicato alle vittime delle foibe, alle ore 11.00 presso la scuola secondaria A.Vallisneri di Arceto si terrà l’inaugurazione della mostra Fascismo. Foibe. Esodo. La tragedia del confine orientale 1918-1956, con letture e brani scelti dagli alunni.

Tante le iniziative dedicate ai ragazzi, in programma tra gennaio e marzo 2013: in particolare le visite al Museo del Deportato ed al Campo di Fossoli, riservato alle classi terze della scuola secondaria M.M.Boiardo e ad una classe della scuola secondaria A.Vallisneri di Arceto.

Dal 12 al 16 febbraio prossimo ritornano invece i viaggi della Memoria, riservati agli studenti dell’Istituto Superiore P. Gobetti in collaborazione con Istoreco, con visita guidata a Praga e al campo di sterminio di Terezin. Il 23 aprile e il 2 e 3 maggio sono organizzate visite guidate e laboratori al Museo Cervi, per le classi terze della scuola secondaria M.M.Boiardo e per una classe della scuola secondaria A.Vallisneri di Arceto.

Si terranno infine, a ridosso della festa della Liberazione – nei mesi di aprile e maggio – le esplorazioni ai sentieri partigiani sul nostro Appennino e visita al borgo di Cervarolo, con una classe della scuola secondaria M.M.Boiardo, accompagnata da una guida di Istoreco.

Le iniziative dedicate alla Memoria e al Ricordo promosse dal Comune di Scandiano, sono organizzate in collaborazione con la Consulta Ragazzi di Scandiano, Istoreco, gli istituti comprensivi M.M. Boiardo, L. Spallanzani e l’istituto superiore P. Gobetti. Per info 0522 764280 – 257.