I temi sollevati anche oggi dai sindacati, riguardo alla Polizia municipale di Reggio Emilia, sono di esclusiva competenza tecnica della Delegazione trattante. E la Delegazione trattante, in verità, da aprile del 2012 ad oggi, ha incontrato i Sindacati della Polizia municipale e le Rsu almeno sei volte, sempre sugli stessi temi.

La stessa Delegazione, piuttosto, non ha ricevuto alcuna risposta in ordine a un eventuale accordo, che evitasse all’Amministrazione di disdettare unilateralmente una intesa del 1999, con la quale si permette l’esonero dai servizi esterni nei turni serali e notturni di chi ha compiuto più di 50 anni di età o 25 di servizio: un’intesa ormai vetusta, assolutamente incomprensibile ed anacronistica oggi, quando si va in pensione a 67 anni di età e che consente con 17 anni di anticipo agli Agenti ed Ispettori di non fare più servizio sul territorio di sera e di notte.

La Delegazione trattante inoltre sta ancora aspettando che le Organizzazioni sindacali facciano sapere se accettano o meno la radio-localizzazione delle pattuglie sul territorio, strumento non di controllo del Personale, ma che permetterebbe alla Centrale operativa di inviare sul territorio gli operatopri più vicini al luogo di chiamata, aumentando perciò l’efficacia e la tempestività dell’intervento.

L’efficacia e l’efficienza dei servizi è oggetto di valutazione dell’Amministrazione, che l’analizza in relazione al raggiungimento dei risultati attesi ed alla luce delle esigenze e criticità, che si manifestano sul territorio. E’ palese a tutti che determinate situazioni di degrado di zone del territorio determinino la necessità di allocare il personale addetto alla vigilanza sulla base delle esigenze e secondo priorità di interventi e non certo su quello del numero degli abitanti. L’impiego delle risorse-lavoro nell’ambito della Polizia municipale è sempre stato operato sulla base di questi criteri, in relazione a competenze manageriali proprie dei dirigenti. Non risulta che sia mai stato messo in dubbio da alcuno che quelle esercitate sono e restano funzioni esclusive del dirigente, assolutamente conformi a leggi e contratti.

E’ altresì incontestabile che l’impiego del Personale sia sempre avvenuto alla luce, altresì, degli obiettivi dell’Amministrazione e delle direttive della stessa affinché, soprattutto in determinate zone della città, aumentasse il presidio del territorio. E a tal fine sono stare diminuiti di tre unità gli addetti in servizio negli uffici, per potenziare numericamente i servizi sul territorio, anche alla luce di una diminuzione effettiva delle forze lavoro di oltre 10 unità: da 172 a 158.

E’ ovvio che il maggior presidio della Città storica e di alcune aree della Circoscrizione Nord Est è dettato dalle criticità di alcune zone, indicate come strategiche dall’Amministrazione comunale, attraverso i Patti per la Zona stazione e Via Roma, o con le risposte operative che si intende fornire ai diversi comitati di cittadini quali ad esempio quelli di corso Garibali, di via Secchi e via Melato. Peraltro, l’impiego di personale in servizio di vigilanza in queste zone non impedisce alla Centrale operativa di allocare le risorse umane in luoghi diversi, ove ciò fosse necessario: non esistono mura invalicabili, che facciano da confine tra Circoscrizioni o altri settori del territorio comunale.

Il personale in ufficio è diminuito di tre unità. Non si capisce su quali basi numeriche si fondino le elucubrazioni sindacali. E l’ampliamento dell’orario di apertura dei servizi burocratici ha lo scopo di fornire servizi migliori ai citadini. Ciò è lapalissiano.

Non è stata ordinaa una sola ora di straordinario a nessun operatore della Polizia municipale, sia nel 2012, sia nel 2013. Il budget delle prestazioni straordinarie è stato incrementato ed esaurito nel 2012 solo in virtù del fatto che personale della Polizia municipale, volontariamente e senza alcuna indicazione obbligatoria, ha operato per l’Amministrazione comunale nella verifica di 15.000 passi carrai.

Non c’è nessuna “presa in prestito” di personale dai Reparti operativi per altre mansioni. La Centrale operativa costitusce da sempre parte integrante del Reparto Infortunistica-Prontio intervento-Centrale operativa. Gli operatori della Centrale operativa, già in servizio in tale ufficio, volontariamente hanno aderito ad una turnazione identica a quella già operativa da sempre dalle Centrali operative della Polziia di Stato e dei Carabinieri. Il personale impiegato nei servizi in Centrale operativa ha un’anzianità professionale media di circa 12 anni.

L’educazione stradale è svolta secondo un progetto specifico finanziato in base all’articolo 208 del Codice della strada, da personale – circa 60 fra agenti e ispettori – che si sono offerti volontariamente per prestare questa attività oltre l’orario di servizio, ma senza alcuna remunerazione in ore straordinarie, bensì con fondi aggiuntivi previsti appunto dall’articolo 208 del Codice della strada. Quella dell’educazione stradale è attività assolutamente meritoria, che quest’anno vede anche impegnato il Comando insieme al Provveditorato agli studi e alle scuole primarie e secondarie, nella realizzazione di un testo, basato su scritti di bambini delle scuole elementari ed illustrato da studenti del Lieco Chierici.

Risibile è l’affermazione secondo la quale la formazione professionale si sviluppa solo attraverso mail. Sono state svolte negli ultimi anni migliaia di ore di formazione, nei più svariati campi di attività del Comando, secondo le necessità formative ed addestrative.

Le prove, cioè i dati, sono contenuti in uno specifico data base del Comando e sono stati oggetto, qualche semestre fa, di esposizione agli stessi Consiglieri Comunali.

Ridicola appare la necessità di creare un reparto cinofilo, quando neppure la Polizia di Stato, l’Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza hanno a livello provinciale, simili organismi. Non è con un cane che si risolvono i problemi dello smercio della droga! E si rammentano a tutti i più di cento arresti per spaccio di droga operati dal Nucleo di Polizia Giudiziaria del Comando ed i diversi chilogrammi di stupefacenti sequestrati da questo Personale.

E sulle specializzazioni, tocca ribadire ancora una volta che il Comando della Polizia municipale ne ha di specifiche: appunto nell’infortunistica stradale, nella polizia giudiziaria e nell’attività di presidio del territorio ovvero della polizia di prossimità.

L’oculatezza nella gestione delle risorse è valutazione assolutamente legata a quelli che sono gli obietivi dell’Amminisrazione e le strategie di risposta a fenomeni di degrado urbano.

E non è individuabile in apodittiche affermazioni di pur lodevoli rappresentanti dei lavoratori.

(Antonio Russo, Comandante della Polizia municipale)