Le resistenze da parte di realtà economiche e politiche locali alla privatizzazione dell’aeroporto sono l’ennesima politica miope di chi insiste su vecchie logiche pubbliche che distribuiscono poltrone, ma impediscono il rilancio di un asset economico fondamentale per Bologna e per tutta la regione. L’aeroporto di Bologna ‘galleggia’, non ha progetti veri in termini di sviluppo ed investimenti finanziari, non c’è un piano strategico per il futuro. Mancano risorse e ciò lo si vede nei servizi, che vanno a singhiozzo e che dallo scandalo Dora Group continuano ad essere affidati a soggetti non in grado di svolgere le funzioni richieste, con grave danno per passeggeri e lavoratori dell’aeroporto.

Il senatore Gian Carlo Sangalli dice che è necessaria una gara pubblica tra più concorrenti e credo sia una proposta di buon senso. Ma mi auguro anche che questa “prassi” non sia il solito strumento per rimandare alle calende greche la privatizzazione della aeroporto di Bologna. Gli investitori, soprattutto stranieri, non abbondano nel nostro Paese, cerchiamo di dare tempo certi e non farli scappare.

E’ quanto dichiara l’on. Enzo Raisi, coordinatore regionale di Fli e candidato alla Camera dei Deputati