CGIL CISL UIL Emilia Romagna, insieme alle proprie federazioni dei trasporti FILT FIT UILTRASPORTI, riunite il giorno 18/02/2013, chiedono a tutti i candidati dell’Emilia Romagna, nel momento in cui saranno eletti nel nuovo Parlamento, di adoperarsi affinché l’intero Paese Italia abbia un Piano Strategico dei trasporti, prevedendo di potenziare la Mobilità Sostenibile. A questo fine, offrono al dibattito delle forze politiche alcune riflessioni indispensabili per affrontare la difficile situazione in cui versa il Trasporto Pubblico Locale anche nel territorio della nostra regione.

Il contesto è caratterizzato:

 dalla variabilità del quadro normativo di riferimento;

 dall’incertezza dei trasferimenti statali per il settore;

 dalle difficoltà economico finanziarie delle società del comparto;

 dal processo di aggregazione in atto delle aziende del Trasporto Pubblico Locale, presenti nel territorio regionale;

 dal mancato rinnovo del CCNL della Mobilità/Trasporto Pubblico Locale;

Pur in questo quadro di difficoltà, rimarchiamo con forza l’importanza strategica del settore del Trasporto Pubblico Locale per lo sviluppo economico della nostra regione e quale fattore utile alla salvaguardia dell’ambiente.

L’entità delle emissioni climalteranti di PM10 che hanno superato i limiti di legge nel 2012 è dimostrata dai ripetuti sforamenti dello stesso PM10 e ha riguardato: Parma (115), Reggio Emilia (93), Rimini (88), Modena (85), Ferrara (77), Bologna (73), Piacenza (71), Ravenna (66) e Forlì (52),

Inoltre, consideriamo fondamentale il servizio pubblico locale di trasporto quale elemento di garanzia per l’esercizio del diritto costituzionale alla mobilità di ogni cittadino.

Siamo altresì convinti che l’offerta di un servizio di qualità può essere garantito solo valorizzando i lavoratori del settore, applicando integralmente i contratti collettivi di riferimento e coinvolgendo gli stessi lavoratori con modalità partecipative nel percorso di riorganizzazione dell’offerta dei servizi.

Riteniamo indispensabile un’azione comune dei diversi attori che regolano il Trasporto Pubblico all’interno del territorio della nostra regione, tesa al miglioramento della qualità e all’efficienza del servizio reso, mettendo in campo politiche strutturali che diano certezza all’intero settore.

Tra queste, anche il sostegno a politiche industriali finalizzate alla ricostruzione di una filiera industriale pubblica / privata (es.Breda/Menarini) capace di rinnovare il parco dei mezzi pubblici, che da tempo sono degradati per la loro qualità e funzionalità (11,63 anni di vita media degli autobus nel 2011 a fronte dei 9 anni del 2005 in Emilia Romagna).

Per questi motivi, chiediamo alle forze politiche della nostra regione di perseguire con maggiore determinazione la tenuta del sistema del trasporto Pubblico, che per noi significa:

 il mantenimento dei livelli occupazionali nel settore;

 la garanzia del servizio a costi concorrenziali e convenienti rispetto al trasporto individuale;

 la riduzione e semplificazione dei soggetti che non hanno compiti operativi, i quali drenano risorse e inceppano il sistema;

 un sistema di affidamento che eviti il ricorso ai sub – affidamenti e punti alla gestione di lotti che abbiano dimensioni compatibili con l’obiettivo di industrializzazione del servizio e coinvolgimento anche delle aziende private di trasporto e determini efficaci livelli di integrazione modale ferro gomma;

 rafforzare il ruolo degli Enti Locali e delle Agenzie nella regolazione del traffico nelle aree urbane, per conseguire un incremento della velocità dei mezzi pubblici, con più corsie preferenziali e uso tecnologie appropriate affinché siano competitivi all’uso auto privato;

 perseguire l’obiettivo di arrivare a una UNICA AZIENDA REGIONALE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE, garantendo contemporaneamente a tutti i territori pari dignità di proposta e decisione in ordine alla programmazione pianificazione e progettazione dei servizi.

Infine, gli oltre 6.000 lavoratori del TpL dell’Emilia Romagna, insieme ai 700 lavoratori che operano nelle Aziende Private di trasporto, rinnovano la richiesta affinché si sblocchi e si concluda la trattativa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale scaduto da 5 anni. Mancato rinnovo del contratto collettivo nazionale per il quale il sindacato nazionale, dimostrando ancora una volta grande senso di responsabilità, ha rinviato al prossimo 22 marzo 2013 il nuovo sciopero generale nazionale della categoria dei trasporti.