vaccinazione2Come da protocollo, da oggi pomeriggio, è iniziata la vaccinazione per bambini e personale di una scuola primaria di Nonantola in seguito alla segnalazione di due casi di epatite A. Le condizioni di salute dei due bambini sono buone e non destano particolari preoccupazioni.

La Pediatria di Comunità e il Servizio di Igiene pubblica dell’Azienda USL di Modena si sono subito attivate e hanno proposto, come previsto dalla normativa regionale, la vaccinazione contro l’epatite A ai bambini e al personale della scuola per ridurre in modo drastico la possibilità di ulteriori casi. Naturalmente la vaccinazione non è necessaria per chi l’abbia già effettuata in precedenza, come ad esempio per un viaggio all’estero.

I professionisti dell’Azienda USL stanno attuando una stretta sorveglianza e assicurano una continua informazione e vigilanza per le famiglie e la scuola.

EPATITE A

Che cos’è

E’ una malattia infettiva che colpisce il fegato, determinata dal virus dell’epatite A.

E’ diffusa in tutto il mondo anche se con incidenza diversa da paese a paese. In Italia si è assistito, in questi ultimi anni, ad un aumento del numero di casi, per lo più dopo il soggiorno in zone, italiane o estere, in cui la malattia è ancora molto frequente.

Come si trasmette

Il virus dell’Epatite A viene eliminato dalla persona malata tramite le feci, queste possono contaminare l’acqua e quindi altri cibi come: latte non pastorizzato e derivati, insalate e verdure, molluschi crudi o poco cotti. L’incubazione varia da 15 a 50 giorni. In media è di 20-30 giorni.

Il soggetto è contagioso già durante i 20 giorni precedenti la malattia, prima ancora cioè che compaiano i sintomi tipici e lo è anche durante la prima settimana circa dalla comparsa dell’ittero.

Come si manifesta

In genere la malattia dura qualche settimana (raramente alcuni mesi). Il decorso è più grave con l’aumentare dell’età del soggetto (soprattutto dell’anziano); nel bambino, specie se piccolo, prevalgono le forme più leggere e quelle asintomatiche dove mancano cioè i sintomi classici della malattia, caratterizzate da ittero (colorito giallo della pelle), febbre più o meno elevata, malessere generale, feci chiare e urine scure (color marsala), inappetenza.

A volte la forma non itterica può essere interpretata come un banale episodio di influenza. L’epatite A, al contrario di altre epatiti, non tende a cronicizzare e, in genere, guarisce completamente.

Come si previene

• Corretta igiene personale con particolare attenzione al momento dell’emissione di feci e conseguente lavaggio delle mani

• Adeguata cottura dei cibi e accurata igiene personale di chi manipola i cibi.

• Vaccinazione contro l’epatite A, per lo più consigliata per le categorie a rischio e per i viaggiatori in Paesi dove l’epatite A è molto diffusa.

Come si tutela la comunità

Qualora si verifichi un caso di epatite A in un soggetto frequentante una collettività scolastica, la Pediatria di Comunità provvede a:

• allontanare il soggetto malato dalla comunità per 15 giorni dalla diagnosi;

• controllare l’eventuale comparsa di nuovi casi nella comunità nei 50 giorni successivi all’ultimo giorno di presenza del soggetto ammalato;

• sollecitare il personale della scuola al rispetto delle abituali pratiche igieniche (pulizie degli ambienti e dei servizi igienici in particolare, lavaggio delle mani, cottura dei cibi, ecc.);

• offrire gratuitamente il vaccino contro l’epatite A, previa acquisizione del consenso informato.