Da alcuni mesi nel carcere della Dozza numerosi detenuti stranieri leggono e discutono la Costituzione italiana, confrontandone i principi fondamentali con quelli emersi nei paesi d’origine durante la recente “primavera araba”. Sono seguiti da volontari dell’A.v.o.c., associazione sostenuta dal Segretario di Confartigianato Emilia Romagna Gianfranco Ragonesi, che parlano la loro lingua; insieme ai volontari e con il sostegno della Direzione, hanno deciso di invitare Valerio Onida, Presidente Emerito della Corte Costituzionale e il Presidente della Lega degli Iman italiani per arricchire con i loro interventi le riflessioni fino ad oggi compiute circa la traducibilità dei nostri principi costituzionali nel mondo arabo. L’incontro di terrà all’interno del Carcere della Dozza mercoledì prossimo, 27 marzo.

“Con i valori di uguaglianza, libertà, solidarietà e responsabilità che essa promuove, la Costituzione ‘sogna’ una società aperta a tutti, aperta al dialogo – spiega Giuseppe Tibaldi, Presidente di Avoc – una Costituzione che da valore alle diversità. L’afflusso di stranieri nel nostro territorio è una nuova sfida di dialogo per la Costituzione, l’occasione di una nuova primavera. L’incontro è dedicato quindi ai detenuti stranieri presenti alla Dozza, in modo speciale ai detenuti arabi, i cui Paesi sono alla ricerca di una nuova fase di vita democratica”.

PROGRAMMA

Primavera della Costituzione: la Costituzione italiana in dialogo con le culture e le civiltà

Mercoledì 27 marzo ore 10, presso la Casa Circondariale Dozza

Intervengono:

Prof. Valerio Onida, Presidente Emerito della Corte Costituzionale

Dott. Sandro Baldini, Presidente Comitato Dossetti per la Costituzione

Dott. Wagih Saad Abu al-Rahman, Presidente della Lega degli Iman italiani