Prosegue l’attività di internazionalizzazione e di promozione del sistema produttivo emiliano-romagnolo sui mercati esteri extra-europei. La Giunta della Regione Emilia-Romagna, in applicazione del programma ‘Bricst plus 2013-2015’, ha approvato nei giorni scorsi una delibera che prevede il sostegno regionale, fino ad un 50% delle spese ammissibili e ad un massimo di 150 mila euro, a progetti imprenditoriali rivolti ai paesi ‘Bricst’ (Brasile, Russia India, Cina, Sudafrica, Turchia) ed ai ‘Next 11 (Messico, Perù, Corea del Sud, Thailandia, Filippine, Malaysia, Indonesia, Pakistan, Vietnam, Bangladesh e Nigeria), senza dimenticare i mercati più tradizionali per i settori tipici del Made in Italy.

La proposta progettuale deve riguardare percorsi o azioni di internazionalizzazione focalizzati su un massimo di due paesi per ogni ambito, nei settori ‘Meccanica nei paesi Bricst’, ‘New Emerging Markets’ (rivolto ai paesi cosiddetti Next 11, con priorità Vietnam, Indonesia e Messico), ‘Una finestra sull’Europa’ (iniziative strutturate volte a identificare opportunità d’affari nell’Unione Europea (i 27 paesi dell’UE e Svizzera) per i settori tradizionali del ‘Made in Italy’, con priorità ai mercati di Germania, Polonia e Svizzera, ‘Art&Fashion around the World’ (iniziative integrate dei settori moda, persona, tempo libero, grafica, artigianato artistico, arte, con priorità Cina, Giappone, Polonia, Russia, Usa), e ‘Abitare-Costruire-Restauro’ (Identificazione di opportunità commerciali, commesse e contratti anche in accordo con grandi contractor o enti pubblici nei paesi extra-Ue).

«L’impegno forte per il 2013 è quello del rilancio. Per riuscire, a fronte di difficoltà della domanda interna, è fondamentale che l’economia regionale rafforzi l’impegno verso l’export. I programmi regionali per l’internazionalizzazione del sistema e la promozione sui mercati esteri hanno dato risultati molto positivi: con il nuovo programma Bricst 2013-2015 stiamo segnando un ulteriore passo in avanti, in particolare verso i paesi emergenti che sono molto interessati alla qualità dei nostri prodotti, che rappresentano un’eccellenza del Made in Italy», ha commentato l’assessore alle Attività produttive, Gian Carlo Muzzarelli.

Possono presentare una proposta progettuale associazioni imprenditoriali, Camere di Commercio, Università, Centri di ricerca della rete ad alta tecnologia dell’Emilia-Romagna ed enti locali dell’Emilia-Romagna, e ogni progetto deve avere l’adesione di piccole e medie imprese aggregate. Il soggetto proponente deve garantire una solida capacità di coinvolgimento delle imprese della Regione, realizzare interventi che abbiano ricadute certe sul sistema produttivo regionale, realizzare progetti dall’indubbia sostenibilità, creare relazioni stabili con partner internazionali.