Sospensione del vitalizio in caso di altro incarico pubblico, pubblicazione delle dichiarazioni dei redditi e della situazione patrimoniale dei consiglieri regionali, approvazione del Documento programmatico sulla sicurezza dell’Assemblea legislativa. Sono le misure contenute in tre diverse delibere approvate oggi dall’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea legislativa regionale.

Sospensione vitalizio – La prima delibera, in applicazione della legge regionale 17/2012 sulla riduzione dei costi della politica e il funzionamento dell’Assemblea (che a sua volta recepiva il decreto legge 174/2012 su ‘Disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali’), sancisce il varo del ‘Regolamento in materia di sospensione dell’assegno vitalizio’. In base al Regolamento approvato, la sospensione dell’assegno vitalizio si applica, oltre che nel caso in cui il titolare dell’assegno sia eletto al Parlamento europeo, al Parlamento nazionale o ad altro Consiglio regionale, nei seguenti casi:

qualora sia nominato componente del Governo nazionale (presidente del Consiglio, ministri, viceministri, sottosegretari di Stato), della Commissione europea, componente di una Giunta regionale (presidente, assessore, sottosegretario);

qualora sia titolare di “incarico istituzionale per il quale la Costituzione o altra legge costituzionale prevedano l’incompatibilità con il mandato parlamentare (Presidente della Repubblica, Giudice costituzionale, componente Csm);

in caso di “nomina ad incarico per il quale la legge ordinaria prevede l’incompatibilità con il mandato parlamentare” (alcuni esempi, tratti sempre dal Regolamento: giudice ordinario di Tribunale, “carica o ufficio di qualsiasi specie in enti pubblici o privati, per nomina o designazione del Governo o di organi dell’Amministrazione dello Stato”, consigliere delle Camere di commercio, industria e artigianato);

in caso di assunzione di cariche o uffici di qualsiasi specie in enti pubblici o privati, per nomina o designazione del governo regionale o di organi dell’amministrazione regionale o locale;

in caso di assunzione “di cariche o di esercizio di funzioni di amministratore, presidente, liquidatore, sindaco o revisore, direttore generale o centrale, consulente legale o amministrativo con prestazioni di carattere permanente, in associazione o enti che gestiscano servizi di qualunque genere per conto della Regione, degli enti locali o ai quali la Regione e gli enti locali contribuiscano in via ordinaria, direttamente o indirettamente, ovvero nei quali vi sia una partecipazione di soggetti pubblici che, anche congiuntamente, sia superiore al 50%”;

in caso di “elezione o nomina ad altre cariche elettive o di governo presso gli enti locali, ad altre cariche di nomina parlamentare o da parte di assemblee elettive e giunte regionali, provinciali o comunali, ovvero di nomina governativa, a livello statale, regionale o locale, per le quali sia prevista la corresponsione di una indennità”.

La sospensione dell’assegno vitalizio ci sarà “esclusivamente” quando l’importo delle indennità lorde annuali e relative alle cariche sopra indicate risultano pari o superiori a 29.301,48 euro lordi, ovvero il 40% dell’indennità di carica lorda annuale prevista per un consigliere regionale. Qualora il superamento della soglia dovesse avvenire in momenti successivi all’assunzione della carica, “il beneficiario ha l’obbligo di darne comunicazione alla Presidenza dell’Assemblea legislativa” e “provvedere alla restituzione delle somme indebitamente percepite in corso d’anno”.

In caso di elezione o nomina a una delle cariche elencate nel Regolamento, il titolare del vitalizio ne deve dare comunicazione sempre alla Presidenza dell’Assemblea entro 15 giorni. Per le cariche già in essere, il titolare può optare, entro 15 giorni dalla comunicazione relativa all’approvazione del Regolamento, per la rinuncia alla carica ovvero per la gratuità della stessa nei casi consentiti dalle norme. Qualora non scelga, il vitalizio viene sospeso con decorrenza dall’entrata in vigore del Regolamento, cioè dalla sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione.

L’assegno vitalizio è ripristinato con la cessazione dell’esercizio dei mandati ‘esterni’.

Redditi e situazione patrimoniale – La seconda delibera riguarda la pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione Emilia-Romagna delle notizie risultanti dal quadro riepilogativo delle dichiarazioni dei redditi per l’anno 2011 dei consiglieri regionali in carica nell’anno 2012, comprensive della situazione patrimoniale indicata nella modulistica predisposta dall’Assemblea legislativa. L’intera documentazione verrà pubblicata on line anche sul sito dell’Assemblea (www.assemblea.emr.it) nella sezione ‘Trasparenza’.

Documento sulla sicurezza – Infine, la delibera di approvazione del “Documento programmatico sulla sicurezza della Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna – anno 2013”. Il provvedimento descrive in modo preciso tutti gli aspetti legati all’organizzazione della sicurezza dell’Assemblea (l’elenco dei trattamenti effettuati, la distribuzione dei compiti e delle responsabilità, le misure adottate per la protezione degli strumenti informatici, la protezione delle aree e dei locali, ecc.), indica le misure che si intendono adottare per aumentarne il livello (analizzando i rischi e definendo le misure per prevenirli o per ridurne l’impatto) e sottolineare quali sono gli obiettivi dell’Ente in materia di tutela dei dati personali. Inoltre, contiene informazioni dettagliate su tutti i sistemi informativi dell’Assemblea. Per questa ragione, le informazioni che racchiude sono riservate. L’aggiornamento del Documento seguirà una cadenza annuale.