“Sono oltre 3mila i chilometri di strade danneggiate dal dissesto in Emilia Romagna. La Regione chieda lo stato di emergenza”. E’ l’appello dei consiglieri della Lega Nord Mauro Manfredini, Manes Bernardini, Stefano Cavalli e Roberto Corradi in piena allerta maltempo. Il gruppo del Carroccio ha protocollato oggi un’interrogazione sul tema in cui chiede alla Regione di “considerare quanto prima la priorità di un aiuto straordinario da parte dello Stato per fronteggiare l’emergenza maltempo, la più grave degli ultimi anni”.

“Il primo trimestre del 2013 – dicono gli osservatori meteorologici – è stato il più piovoso dal 1904. Quello appena passato è stato invece il marzo più piovoso degli ultimi 60 anni. Piogge e disgelo hanno funestato l’Appennino e ora alle magre casse pubbliche è richiesto un esborso straordinario di ingenti risorse che, come tale, richiede un aiuto straordinario”.

“Ogni anno, in sede di approvazione di bilancio, chiediamo di ampliare lo stanziamento per fronteggiare il dissesto idrogeologico, alla luce della preoccupante situazione del nostro Appennino, costantemente minacciato dalle frane”.

“Gli episodi sono allarmanti. Nel parmense sono coinvolti 900 chilometri di strade. E’ di oggi la notizia che il ponte sul Mozzola è compromesso da infiltrazioni d’acqua, mentre la frana di Signatico ha ripreso l’attività e minaccia la Provinciale. Nel modenese, a Marano, le cronache parlano oggi di una famiglia evacuata dopo che un ‘mare’ di fango si è abbattuto contro la loro casa, in via Rio Faellano. Nel piacentino continua l’incubo della SS45, ceduta alla vigilia di Pasqua nel tratto fra Marsaglia e Bobbio. Nel reggiano, nella notte tra sabato e domenica, è stato necessario chiudere la strada provinciale della val d’Enza per rimuovere alberi, fango e sassi che erano scivolati sulla strada. Chiusa anche la strada Gatta-Pianello, a Villa Minozzo, minacciata dalla piena del Secchia. Nel bolognese meno di una settimana fa una frana ha spezzato i cavi in fibra ottica, provocando il black out in buona parte dei Comuni dell’Alto Reno. Disagi e problemi si registrano anche in Romagna. Solo gli ultimi episodi di un’emergenza che ha proporzioni vastissime e piuttosto gravi, che richiedono l’immediata adozione di provvedimenti straordinari”.