carabinieri-manetteE’ uscita dal posto di lavoro è si è messa alla guida del’auto diretta verso casa. Durante il tragitto un malvivente (l’odierno arrestato ndr), che era nascosto all’intero, l’ha costretta a fermarsi in un luogo isolato dove è stato raggiunto da un uomo che, seppur travisato, è stato identificato nel suo ex marito. Costretta con forza in macchina dopo essere stata rapinata del proprio orologio è stata bendata e legata per poi essere stuprata. Per quei gravi fatti, risalenti al 2003, ieri mattina i Carabinieri di una Stazione dipendente dalla Compagnia Carabinieri di Guastalla hanno condotto in carcere un 31enne residente in un paese della bassa reggiana che ha raggiunto il 55enne ex marito della vittima già condotto in carcere dai carabinieri.

L’uomo riconosciuto colpevole dei reati di sequestro di persona, rapina e violenza sessuale in concorso, è infatti stato condannato dal GIP del Tribunale di Modena a 3 anni. La sentenza divenuta esecutiva il 27 settembre scorso ha visto l’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Modena emettere l’ordine di carcerazione trasmesso al comando carabinieri dove l’uomo risiede che vi hanno dato esecuzione lo scorso pomeriggio conducendo in carcere il 31enne per l’espiazione della pena che lo vedrà uscire – detratto il pre-sofferto – il 16 ottobre 2015.

I fatti dell’inchiesta sfociata nella citata condanna, risalgono al 17 ottobre del 2003 quando la vittima, una 40enne abitante nel modenese, terminato il proprio orario di lavoro saliva a bordo della propria autovettura con l’intento di rincasare. Dopo pochi minuti un individuo nascosto all’interno dell’auto, la costringeva a fermarsi in un luogo isolato dove saliva un uomo con il volto coperto (l’ex marito sosterranno le indagini poi confermate con l‘odierna condanna ndr). Quest’ultimo le strappava un orologio dal polso e dopo averla minacciata, legata ai polsi e bendata la violentava. Fu la donna a sporgere denuncia a cui sono seguite precise indagini che nel gennaio 2007 hanno visto il GIP del Tribunale di Reggio Emilia condannare a oltre 4 anni di reclusione l’ex marito e a 3 anni il complice. Quindi il ricorso in Cassazione con la sentenza che a seguito del rigetto dell’appellante è divenuta esecutiva con l’odierno provvedimento che ieri mattina è stato eseguito dai carabinieri reggiani che hanno condotto l’uomo in carcere per l’espiazione della pena.