Lauro_LugliSono 620 i milioni di euro di crediti che le imprese aderenti a Legacoop Modena vantano nei confronti della Pubblica Amministrazione: 470 milioni di euro le sole cooperative di servizi, 115 il settore delle costruzioni, 20 le cooperative sociali e 15 il settore industriale. C’è chi arriva ad aspettare fino a 400 giorni prima di incassare, quindi ben oltre un anno di esercizio, e chi ha addirittura il 50% del proprio fatturato costituito da crediti scaduti da mesi. “Sono dati che alcune settimane fa ho definito drammatici – dichiara il presidente di Legacoop Modena Lauro Lugli – ma che oggi, alla luce del tempo che si sta perdendo nella messa a punto del decreto sui debiti della PA, definisco anche scandalosi. Le cooperative modenesi, grazie alle dimensioni di molte di esse ma anche a strategie di crescita e di consolidamento finanziario adottate nel corso dei decenni, non sono a rischio di insolvenza nei confronti di fornitori o dipendenti. Ma se si continua di questo passo prima o poi le cose cambieranno; e, aspetto davvero paradossale considerando la fase economica che sta vivendo il nostro Paese da anni, questo ritardo mina la forza trascinatrice di imprese che chiudono anche il 2012 in controtendenza rispetto all’andamento nazionale, ma che si vedono private delle risorse per investire ulteriormente in ricerca e sviluppo, innovazione, e quindi anche nuova occupazione. Senza contare che, in particolare nelle grandi imprese, i crediti scaduti e non onorati pesano anche sui fondamentali di bilancio, peggiorando quindi il rating che ad esse viene assegnato dalle agenzie e dagli Istituti di credito. Insomma: si sta riuscendo nell’incredibile “impresa” di tagliare le gambe anche a chi potrebbe essere in prima fila nel rilancio dell’economia del nostro Paese. Ci auguriamo quindi che davvero la questione del decreto sui debiti delle P.A. venga risolta nelle prossime 48-72 ore perché – come dichiarato anche dall’Alleanza delle Cooperative Italiane nella riunione svoltasi al Ministero dell’Economia dopo la decisione di rinviare la riunione del Consiglio dei Ministri – pagare le imprese è un atto di interesse nazionale. E ci auguriamo anche che, oltre a definire procedure semplici e certe per il rapido pagamento dei 40 miliardi stanziati per il 2013 e 2014, e a rafforzare la possibilità, per le imprese, di compensazione tra crediti e debiti erariali e previdenziali, ci si ponga già oggi l’obiettivo del saldo, nei prossimi anni, dell’intero stock di debito accumulato. Condividendolo sul tavolo dell’Unione Europea”.