TarocchinoBologneseMillecinquecento euro per finanziare la ricerca scientifica sulla distrofia muscolare e le altre malattie genetiche. È quanto hanno devoluto a Telethon le 20 squadre provinciali che nel corso dell’anno si sono sfidate per il tradizionale torneo – è la quindicesima edizione – di tarocchino bolognese.

Degli antichi giochi dei tarocchi un tempo diffusi in tutta Europa, il tarocchino bolognese è l’unico che ancora vive e viene giocato da oltre cinquecento anni, conservando strutture e regole pressoché invariate. Il mazzo è composto da 62 carte suddivise in cinque pali o semi: coppe, denari, spade, bastoni e trionfi. Il tarocchino bolognese è un gioco di coppia simile al tressette, che si differenzia per l’uso dei trionfi per “tagliare” quando non si ha da rispondere al seme giocato.

Mercoledì 8 maggio, al circolo Arci Ippodromo di via Corticella a Bologna si è svolta la finale del torneo provinciale con la consegna dell’assegno da 1.500 euro da parte di Gabriele Malaguti, organizzatore del campionato, ad Alessandro Maestrali, coordinatore bolognese di Telethon.

“Il torneo di quest’anno segna l’inizio di una collaborazione con i circoli provinciali di tarocchino bolognese – dice Maestrali –.Ringrazio per la sensibilità e la solidarietà che i giocatori hanno dimostrato ‘autotassandosi’ per finanziare la ricerca scientifica, quanto hanno donato è già stato versato alla Fondazione Telethon”.

Per informazioni: Coordinamento provinciale Telethon Tel. 051 406536, e-mail bologna@rt.telethon.it, sito www.telethonbologna.it