unannocontrospreco“Spreco zero” è il focus 2013 della campagna europea di Last Minute Market “Un anno contro lo spreco”, presentata questa mattina a Bologna nella sede UniCredit di via Zamboni: motore portante sarà la Carta Spreco Zero, un programma operativo di impegni e buone pratiche contro lo spreco già sottoscritta da oltre 500 sindaci di tutta Italia – fra gli altri Pisapia di Milano, Fassino di Torino, De Magistris di Napoli, Merola di Bologna, Zanonato di Padova e Cosolini di Trieste – che diventeranno 1000 in occasione del Forum organizzato a Padova lunedì 20 maggio, al Teatro Verdi, Mille sindaci, italiani ed europei, chiamati a siglare la Carta e a rendere subito operative le iniziative che recuperano, a livello locale, i prodotti rimasti invenduti e scartati lungo la filiera agroalimentare per redistribuirli gratuitamente a categorie di cittadini al di sotto del reddito minimo; e ad istituire programmi e corsi di educazione alimentare, di economia ed ecologia domestica per rendere il consumatore consapevole degli sprechi di cibo, acqua ed energia. Sempre lunedì 20 maggio, dalle 9 al Caffè Pedrocchi di Padova sarà presentato ufficialmente il progetto FUSIONS (acronimo di Food Use for Social Innovation by Optimising Waste Prevention Strategies), finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del 7° Programma Quadro con lo scopo di contribuire alla realizzazione di un’Europa più efficiente nell’uso delle risorse riducendo gli sprechi alimentari attraverso l’innovazione sociale. FUSIONS è rappresentato in Italia da Last Minute Market e dall’Università di Bologna.

In concomitanza alla campagna è stato presentato anche Waste Watcher, l’Osservatorio internazionale contro gli sprechi attivato dal 2013 nell’ambito dell’Università di Bologna dal Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-alimentari e dal Dipartimento di Statistica: «Nei Paesi più ‘ricchi’ – ha spiegato il presidente di Last Minute Market Andrea Segrè, ideatore della campagna “Un anno contro lo spreco” – la parte preponderante degli sprechi alimentari avviene a livello domestico, e almeno il 60% di questo spreco potrebbe essere evitato. In Italia, secondo i dati elaborati da Last Minute Market e dal suo Osservatorio Waste Watcher, il 42% del totale degli sprechi (76 kg pro capite per anno) si materializza all’interno delle mura domestiche: si tratta, in peso, del 25% della spesa. Lo spreco alimentare rappresenta l’1,19% del pil (circa 18,5 miliardi riferiti al 2011) e ‘soltanto’ lo 0,23% si colloca nella filiera di produzione (agricoltura), trasformazione (industria alimentare), distribuzione (grande e piccola) e ristorazione (collettiva). La parte del leone è tutta a livello domestico e rappresenta lo 0,96% del pil. Per questo Spreco Zero è un orizzonte, un obiettivo verso il quale tendere, uno stimolo per ridurre progressivamente il consumo di risorse e le emissioni nell’ambiente legate alle proprie attività». Questi dati sono contenuti nel nuovo libro di Andrea Segre’ “Vivere a spreco zero”, edito Marsilio, in libreria da domani, mercoledì 15 maggio.

La campagna “Un anno contro lo spreco” 2013 è organizzata in partnership con UniCredit e con Whirlpool. «Un anno contro lo spreco è un’iniziativa – spiega Luca Lorenzi, Deputy Regional Manager Centro Nord UniCredit – nella quale l’istituto di credito si riconosce in virtù del proprio impegno per la crescita del territorio che non può prescindere dall’attenzione al risparmio a tutto campo. Per filosofia e per missione, UniCredit è in prima fila sul tema del risparmio. Lo spreco di risorse è un danno ad alto impatto per la nostra economia: significa precluderci delle possibilità di sviluppo e gettare via denaro. UniCredit ritiene che preservando gli ecosistemi sia possibile mantenere lo sviluppo economico in modo sostenibile. Ecco perché, negli ultimi anni, ci siamo impegnati in progetti volti a diminuire gli impatti diretti e indiretti delle nostre attività. Attraverso i nostri obiettivi di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, i criteri di selezione dei fornitori, e le pratiche di finanziamento, stiamo cercando di dimostrare che le imprese possono svolgere un ruolo attivo per affrontare le sfide del XXI secolo». Importante convergenza di obiettivi si registra quest’anno fra “Un anno contro lo spreco” e Whirlpool R&D (una società ad hoc dove convogliare le eccellenze e le competenze dell’ambito ricerca e sviluppo), che oltre a sostenere le iniziative della campagna ha lanciato nel 2013 una serie di nuove funzionalità e tecnologie che aiutano i consumatori a gestire e conservare meglio il cibo all’interno dei frigoriferi. Whirlpool è inoltre parte attiva all’interno del Cluster tecnologico nazionale Agrifood con un progetto finalizzato allo sviluppo di temi di ricerca avanzata per ridurre gli sprechi alimentari, mentre è già operativo, da quasi due anni, il Whirlpool Food science Institute a Cassinetta di Biandronno (Va), sede operativa per gli studi di ingegneri e tecnologi alimentari, impegnati nella ricerca di soluzioni tecnologiche ottimali per ridurre lo spreco alimentare. Whirlpool R&D è inoltre promotore della Associazione SiFood (Science & Innovation Food District), progetto che aggrega sedici soggetti fra aziende, enti istituzionali e associazioni di categoria, attorno ai temi della tracciabilità del cibo e della riduzione degli sprechi alimentari in ambito domestico.

Un anno contro lo spreco 2013 è inoltre sostenuta da Alce Nero Mielizia, Granarolo, Conad, Coop – ANCC e promossa in collaborazione con Nordesteuropa Editore, Green Week triveneta, Trieste Next. Partecipano al progetto gli enti che hanno garantito il loro patrocinio: il Parlamento Europeo – Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale, Associazione Comuni Virtuosi, Coordinamento delle Agende 21 locali dei Comuni italiani. Media partner: Radio2 – Caterpillar. Info: www.unannocontrolospreco.org

Nel corso del 2013 proseguiranno gli appuntamenti del format “Primo non sprecare” realizzato con Caterpillar Radio2Rai: si tratta di pranzi e cene proposti con cibo di recupero e a filiera corta, organizzati a cura di Last Minute Market, con la griffe di famosi chef italiani. Come Moreno Cedroni, che ha firmato la cena per mille persone nel giugno 2012 a Senigallia, in occasione del Caterraduno, e come Filippo La Mantia, che ha curato il pranzo contro lo spreco a Roma – Ara Pacis, in occasione della Giornata mondiale dell’Alimentazione 2012 promossa dal Ministero degli Esteri con la collaborazione di Last Minute Market; nel mese di dicembre ha fatto seguito l’aperitivo contro lo spreco realizzato a Bologna dallo chef Marcello Leoni, in occasione delle Giornate contro lo spreco 2012. L’edizione 2013 rinnoverà con numerose proposte il format “Primo non sprecare”, sempre con la media partnership del programma di Rai Radio2 Caterpillar (cfr Calendario 2013). Tappe portanti saranno innanzitutto il pranzo contro lo spreco di lunedì 20 maggio a Padova, per i 1000 sindaci e gli ospiti del Forum di Green Week, e il 2 giugno a Torino, il grande evento di Eating: nella Festa della Repubblica un pranzo contro lo spreco per 3mila commensali, in piazza Castello a Torino, nel segno di cibo e diritti, e del “diritto-dovere a non sprecare”.

Ulteriori iniziative scandiranno la campagna di comunicazione 2013 di Un anno contro lo spreco: la presentazione del rapporto scientifico Libro verde dello spreco: l’energia pubblicato da Edizioni Ambiente, le conferenze sceniche (-SPR+ECO; WATERFRONT), gli interventi nei festival e nelle scuole, giornate nazionali ed europee a tema (Giornate Europee contro lo spreco 2013). Sul piano delle iniziative internazionali, accanto alla Green Week la campagna 2013 prevede iniziative di lotta allo spreco in Italia e all’estero nell’ambito del progetto europeo FUSIONS e in sinergia con la FAO–Save Food, come già in occasione del Side Event organizzato da Last Minute Market a Roma, in occasione della 145^ Sessione del Consiglio Generale della FAO (4 dicembre 2012).

 

UN ANNO CONTRO LO SPRECO 2013

ALCUNI APPUNTAMENTI

3 maggio ore 14.30, Milano: il sindaco Giuliano Pisapia firma Carta Spreco Zero nella Sala Alessi di Palazzo Marino

5 maggio ore 18.00, Bellocchi di Fano: proclamazione di Andrea Segrè sindaco del Paese dei Balocchi, e incontro pubblico

10 maggio ore 10.00, Cosentino (Mc): I comuni Maceratesi aderiscono alla rete di enti territoriali a spreco zero. Mettiamo a dieta la pattumiera Comportamenti ecosostenibili e ecocompatibili

14 maggio ore 11, Bologna – Palazzo Magnani (via Zamboni): presentazione della campagna europea “Un anno contro lo spreco” 2013

14 maggio ore 17.00 “Siamo quello che mangiamo” Sala Colonne, Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Via San Vittore 21, Milano

18 maggio ore 14.30 presentazione del libro “Vivere a spreco zero” presso Libreria Feltrinelli Forlì

28 maggio ore 18.30: “Lo spreco diventa risorsa?” Incontro alla Fondazione Bracco Milano Teatrino di via Cino del Duca 8 Milano

31 maggio: Agrishow Pesaro, Format “Primo non sprecare”, cena contro lo spreco per la città, a cura degli studenti dell’Istituto Alberghiero di Pesaro Urbino sotto la direzione scientifica di Last Minute Market.

2 giugno, Torino: Eating City Torino, nella Festa della Repubblica il diritto a non sprecare; pranzo contro lo spreco per 3mila cittadini e incontri pubblici

5 giugno ore 11 presentazione del libro “Vivere a spreco zero” a Reggio Emilia, sede Unicredit ore 18.00 presentazione del libro “Vivere a spreco zero” VSZ Feltrinelli Bologna

9 giugno ore 9.45: Bertinoro (Centro Congressi Capaccio di S. Sofia) Un futuro a Spreco Zero a Bertinoro (FO), presentazione dell’Osservatorio Waste Watcher, a cura dell’Accademia dei Benigni

16-30 giugno: Bertinoro (FO) Summer School Spreco Zero a cura del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-alimentari dell’Università Alma Mater di Bologna. Incontri, workshop, presentazioni

28 settembre: Vetrina e premiazione 100 Buone Pratiche europee, a Trieste in occasione della 2^ edizione del Salone Trieste Next di ricerca scientifica e innovazione tecnologica

16 ottobre: Roma, Auditorium Parco della Musica: Giornata Mondiale dell’Alimentazione promossa dal Ministero degli Esteri. Eventi, incontri e Format “Primo non sprecare”, pranzo contro lo spreco a cura di grandi chef.

7 novembre, Ecomondo: convegno Verso il 2014 l’anno della lotta agli gli sprechi alimentari

9 novembre, Ecomondo: un’iniziativa alla Carta Spreco Zero nella Città Sostenibile; il confronto fra sindaci e buone pratiche nella prevenzione degli sprechi: città grandi, medie e piccole.

 

UniCredit per il territorio, un impegno sostenibile

Dal modo di fare business con i nostri clienti ai progetti che sosteniamo per favorire lo sviluppo delle nostre comunità, ogni singola azione di UniCredit è importante per la sostenibilità del nostro Gruppo ed è mossa dalla consapevolezza che i risultati che quotidianamente realizziamo hanno un impatto di peso sulla nostra crescita di lungo periodo.

Da tempo, UniCredit ritiene la sostenibilità un concetto fondamentale per il continuo successo delle proprie attività; un concetto che ha tradotto in linee strategiche, codici di comportamento e azioni concrete volte a perseguire l’obiettivo di una crescita sostenibile in ogni ambito di azione dell’istituto, non soltanto dal punto di vista strettamente “bancario”. Per questo – a conferma del suo ruolo di istituto di dimensioni internazionali che mantiene però un’attenta vocazione territoriale – UniCredit è attiva anche nel sostegno a progetti culturali e sociali come “Un anno contro lo spreco”.

“Si tratta di un’iniziativa – spiega Luca Lorenzi, Deputy Regional Manager Centro Nord UniCredit – nella quale l’istituto di credito si riconosce in virtù del proprio impegno per la crescita del territorio che non può prescindere dall’attenzione al risparmio a tutto campo. Per filosofia e per missione, UniCredit è in prima fila sul tema del risparmio. Lo spreco di risorse è un danno ad alto impatto per la nostra economia: significa precluderci delle possibilità di sviluppo e gettare via denaro. UniCredit ritiene che preservando gli ecosistemi sia possibile mantenere lo sviluppo economico in modo sostenibile. Ecco perché, negli ultimi anni, ci siamo impegnati in progetti volti a diminuire gli impatti diretti e indiretti delle nostre attività. Attraverso i nostri obiettivi di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, i criteri di selezione dei fornitori, e le pratiche di finanziamento, stiamo cercando di dimostrare che le imprese possono svolgere un ruolo attivo per affrontare le sfide del XXI secolo”.

UniCredit ha adottato una Politica Ambientale sin dal 2000 che indirizza l’agire del Gruppo in materia di gestione delle risorse naturali. lo scorso anno UniCredit hasottoscritto la Natural Capital Declaration, dichiarazione del settore finanziario che testimonia l’impegno del Gruppo a lavorare per l’integrazione dei criteri di capitale naturale nei nostri prodotti e servizi finanziari. UniCredit è anche impegnata nel finanziamento di progetti per le energie rinnovabili. È leader fra le istituzioni finanziarie nel settore e mette a disposizione la propria competenza in materia ai clienti interessati.

UniCredit, inoltre, è il primo istituto finanziario italiano a partecipare Dii (Desertec Industrial Initiative) in qualità di azionista. Si tratta di una joint venture del settore privato fondata dalla Desertec Foundation nel 2009. L’obiettivo del consorzio è quello di sviluppare risorse solari ed eoliche in Medio Oriente e Nord Africa (MENA) su larga scala. Lo scopo è creare mercati per le risorse energetiche rinnovabili del deserto così da produrre notevoli benefici per le economie locali e generare fino al 15% del fabbisogno di energia elettrica dell’Europa entro il 2050.

Con Fondazione WWF, poi, UniCredit ha realizzato Officinae Verdi S.p.A., energy services company che combina la competenza ambientale della più grande organizzazione indipendente di conservazione naturale con la tecnica e il sostegno finanziario di una primaria istituzione creditizia. Essa eroga servizi, soluzioni tecnologiche avanzate e accesso a finanziamenti per la generazione di energia rinnovabile a famiglie, imprese e pubblica amministrazione.

Ancora con il WWF, da molti anni UniCredit aderisce a “Earth Hour”, l’Ora della Terra, evento mondiale che si svolge per sensibilizzare l’opinione pubblica sui cambiamenti climatici che minacciano il pianeta. Così, lo scorso 23 marzo, dalle 20,30 alle 21,30, gli edifici più rappresentativi del Gruppo UniCredit in 13 Paesi europei – oltre 70 sedi, dalla Germania alla Polonia, dall’Austria all’Italia e ai paesi del Centro Est – hanno spento le luci. L’adesione all’Earth Hour si inserisce all’interno di una più ampia strategia di UniCredit a supporto dell’eco-sostenibilità. La Banca si è posta infatti come obiettivo la riduzione del 30% delle emissioni di gas a effetto serra (CO2) in atmosfera entro il 2020: un primo step verso questo obiettivo è stata la costruzione del nuovo headquarter della Banca a Milano. La UniCredit Tower fa parte del più ampio progetto di riqualificazione di Porta Nuova, la più grande iniziativa di ricostruzione urbana mai intrapresa nel centro di Milano. I tre edifici che comprendono la UniCredit Tower hanno ottenuto la certificazione Gold LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) dello U.S. Green Building Council, grazie a significativi traguardi ambientali quali il 100% del riutilizzo dell’acqua piovana, il 20,5% dei materiali riutilizzati in costruzione provenienti da riciclo, il 93% di riciclo dei materiali da cantiere, il 41% dei materiali edili di provenienza locale.

E a Reggio Emilia, inaugurata lo scorso anno, è attiva in via Gattalupa la prima filiale bancaria italiana a impatto zero. L’agenzia è stata del tutto ristrutturata secondo i canoni dell’edilizia bioecologica: massima riduzione dei consumi energetici, auto produzione da fonti rinnovabili del residuo fabbisogno di energia, riutilizzo di materiali naturali per gli arredi. Il progetto, messo a punto internamente dai tecnici di UniCredit Business Integrated Solutions è stato realizzato applicando le tecniche della Passivhaus, una struttura che assicura il benessere termico senza impianti di riscaldamento e raffrescamento convenzionali. UniCredit ha voluto realizzare un progetto pilota per sperimentare sul campo l’efficacia di tecnologie e soluzioni che possano poi essere adottate su larga scala per la propria rete distributiva.