La prima comunità ha aperto i battenti a Lesignana, nel 1983. Da allora il Ceis a Modena è cresciuto fino a divenire oggi un Gruppo che – facendo vivere gli stessi valori e con la stessa impostazione di fondo – gestisce tra Modena, Bologna e Parma 44 strutture per tossicodipendenti, minori, persone con disturbi del comportamento alimentare, malati psichiatrici, malati di Aids.

Venerdì 17 maggio il Gruppo Ceis celebra, così, il terzo decennale della propria nascita. Lo fa con “30 anni di ragionevole follia”, una giornata di lavoro al Centro Famiglia di Nazareth (via Formigina, 319) che farà vivere un confronto a più voci sulle esperienze realizzate e sul futuro delle comunità per affrontare, in particolare, le nuove emergenze sociali.

Dopo i saluti del sindaco Giorgio Pighi, dell’arcivescovo Antonio Lanfranchi, del direttore generale dell’Ausl Mariella Martini e del vicepresidente della Provincia Mario Galli, aprirà i lavori la relazione del presidente del Gruppo Ceis Giuliano Stenico su “Emergenza sociale: una sfida da cogliere”, cui seguiranno gli interventi di Francesca Maletti, Fabrizio Starace, Luisa Soldano, Andrea Canevaro, Luigi Guerra, Paolo Curci, Giancarlo Rigon e Claudio Ferretti.

 

Nel pomeriggio – dopo gli interventi di Cristina Mussini e Patrizia Guerra – dalle 15 partirà “Esperienze a confronto: il futuro delle Comunità per la comunità”, quattro sessioni dedicate a dipendenze patologiche, area socio-riabilitativa, minori e Centro studi e prevenzione, che si concluderanno alle 16.30 con la sintesi e la discussione in seduta plenaria.