Il “metodo” Stamina sarà oggetto di una specifica sperimentazione autorizzata per 18 mesi: lo ha stabilito la Commissione Affari sociali della Camera dei deputati che ha approvato all’unanimità una serie di emendamenti al decreto sulle staminali. “In Commissione abbiamo lavorato con serietà e in maniera approfondita – spiega il deputato modenese del Pd Edoardo Patriarca che sta seguendo la vicenda – da una parte si deve tutelare il legittimo diritto delle famiglie a curare i propri figli e dall’altra si deve garantire che qualsiasi intervento farmacologico non danneggi la salute dei pazienti”.

Il voto dell’Aula è programmato per lunedì 20 maggio, ma la Commissione Affari sociali della Camera dei deputati ha già dato il proprio via libera al decreto sulle staminali. Con gli emendamenti approvati si prevede che il Ministero si faccia promotore della sperimentazione delle terapie avanzate a base di cellule staminali mesenchimali, quelle utilizzate dal metodo Stamina, avvalendosi dell’Agenzia italiana del farmaco e del Centro nazionale trapianti, con il coordinamento dell’Istituto superiore di sanità. La sperimentazione è autorizzata per 18 mesi: potrà essere condotta anche in deroga alla normativa vigente, ma a condizione che siano rispettati i criteri di sicurezza nella produzione delle staminali stabiliti dalle linee guida europee. “In Commissione abbiamo proceduto con una attività di approfondimento – spiega il deputato modenese del Pd Edoardo Patriarca che sta seguendo l’iter del decreto proprio dalla Commissione Affari sociali – svolta con serietà e senza alcun pregiudizio sul “metodo ” Stamina, costruita sulla consulenza dei massimi organismi di controllo sanitari del nostro Paese, e sull’ascolto delle associazioni familiari e della Stamina Foundation. La vicenda del “metodo” Stamina – continua Patriarca – ci impegna, da una parte, a tutelare il legittimo diritto delle famiglie e dei loro figli ad essere curati e, dall’altro, a garantire che un qualsiasi intervento farmacologico non danneggi mai la salute del paziente (un principio inderogabile), nonché a favorire sperimentazioni che, nonostante la deroga concessa a Stamina, rispettino i parametri indicati dall’Unione europea. La proposta di legge è stata approvata in Commissione all’ unanimità – conclude il deputato Pd – a conferma della forte condivisione delle scelte operate”. Il testo licenziato dalla Commissione Affari sociali della Camera è stato modificato rispetto a quello approvato dal Senato, per cui il provvedimento dovrà tornare a Palazzo Madama per il voto definitivo.