“Spiace dover smentire le affermazioni dell’Amministratore unico dell’Agenzia per la Mobilità di Modena, ma non possiamo esimerci dal sottolineare che quanto dichiarato da Maurizio Maletti in merito ai costi di rinnovo delle tessere non risulta corretto”. Filippo Allegra e Pietro Odorici, Amministratore delegato e Presidente di Seta Spa, replicano così alle dichiarazioni inviate alla stampa locale da parte di Maurizio Maletti, Amministratore unico dell’Agenzia per la Mobilità di Modena.

“In primo luogo il passaggio ad un nuovo sistema di bigliettazione non è stata una scelta autonoma del gestore ma un adeguamento allo standard regionale, che tutte le aziende di trasporto pubblico dell’Emilia Romagna hanno fatto o stanno facendo.

A Modena, peraltro, è già da tempo in funzione un analogo sistema, efficiente e funzionale, che però deve necessariamente essere aggiornato allo standard tecnologico adottato dalla Regione. Ed è stato proprio in seguito all’introduzione dell’attuale sistema che, nel 2009, è stato siglato un accordo tra l’allora Atcm e l’Agenzia in base al quale l’emissione delle nuove tessere avviene con un costo di 10 € a carico dell’utente. Del resto, in tutta la regione l’emissione delle tessere avviene a titolo oneroso. Quell’accordo è tuttora in vigore nel bacino provinciale modenese.

Proprio allo scopo di agevolare l’utenza in questo passaggio obbligato (frutto, lo ribadiamo, di una scelta non compiuta da Seta), l’azienda ha deciso di concedere uno sconto promozionale del 50% sul normale costo di emissione, abbassandolo così a 5 € per un periodo di ben due mesi e mezzo (dal 15 aprile al 30 giugno). In questo modo si intende agevolare la gestione del passaggio alla nuova tecnologia regionale, incentivando gli utenti a convertire in anticipo la tessera per evitare affollamenti e disagi alle biglietterie. Inoltre, se tutta l’operazione di conversione fosse stata concentrata a settembre, l’azienda avrebbe dovuto adeguare la propria struttura di vendita ad un carico di lavoro assai più consistente e concentrato, sostenendo così un costo ancora maggiore dell’attuale (quantificabile in circa 500 mila euro). Costi che sarebbero stati inevitabilmente riversati sulla collettività, mentre la nostra scelta è stata quella di minimizzare i disagi e accollarci buona parte degli oneri di conversione.

Ciò detto, anche in merito a possibili aumenti dei biglietti acquistati a bordo Maletti non fa affermazioni corrette. Ricordiamo, infatti, che è stato recentemente sottoscritto (all’interno della proroga del contratto di servizio) un accordo con gli Enti locali modenesi nel quale è previsto un aggiornamento delle tariffe, con particolare riguardo al sovraprezzo per acquisto a bordo sul servizio urbano. Tale aggiornamento tariffario è inoltre chiaramente indicato anche nel Piano industriale di Seta, approvato dai soci (compresi i rappresentanti degli Enti pubblici modenesi)”.