meteo_pioggiaI dati meteo registrati a maggio nella stazione di Bologna-Borgo Panigale e comunicati dal Servizio IdroMeteoClima dell’Arpa della Regione Emilia-Romagna consentono di tracciare un bilancio dell’andamento meteorologico della primavera appena trascorsa che, convenzionalmente, viene identificata nei mesi di marzo, aprile e maggio.

Per comprendere meglio gli andamenti climatici abbiamo ricostruito le “anomalie stagionali” degli ultimi anni.

Per “anomalia” si intende la differenza tra un certo parametro meteorologico (ad esempio la temperatura massima) mediato su un certo periodo (ad esempio un mese) e l’equivalente grandezza riferita al “clima”, cioè a ripetute misure su una scala temporale di lungo periodo (un opportuno valor medio).

Il clima preso a riferimento è fornito dal sistema CLINO (Climate Norm dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale) nella realizzazione dell’USAM (Ufficio Spazio Aereo e Meteorologia) dell’Aeronautica Militare Italiana, calcolato per la stazione di Bologna – Borgo Panigale sul trentennio 1961-1990.

I dati mensili fornitici dal Servizio IdroMeteoClima dell’Arpa dell’Emilia-Romagna a partire dal 1991 ci consentono di seguire l’andamento delle anomalie climatiche mese per mese: tuttavia, per fornire un indicatore sintetico dell’andamento climatico, abbiamo voluto ulteriormente sintetizzare gli andamenti mensili negli andamenti stagionali.

Per quanto riguarda le temperature medie massime, la primavera appena trascorsa ha registrato in media temperature leggermente al di sotto (-0,5 gradi) del clima calcolato per il periodo 1961-1990; tuttavia, nella generale tendenza all’aumento delle temperature, la primavera 2013 appare tra quelle più fredde degli ultimi vent’anni dopo il 2004 (-1,0 gradi l’anomalia) e il primo anno della serie (1991, -1,1 gradi). Il mese relativamente più freddo è risultato marzo con un’anomalia pari a –2,1 gradi, un dato questo eguagliato nell’ultimo ventennio solo nel marzo 1996; aprile, al contrario, ha registrato temperature relativamente più miti, superiori alla media stagionale di 1,1 gradi. A maggio la primavera ha fatto nuovamente un passo indietro e le temperature medie massime sono risultate, sia pur di poco, al di sotto della media (-0,4 gradi); si tratta di un risultato particolare visto che dal 1991 ad oggi solo 3 volte il mese di maggio ha registrato temperature medie massime al di sotto del valore calcolato nel ventennio 1961-1990 e cioè nel primo degli anni successivi (1991, -3,2 gradi), nel 2004 (-0,8) e quest’anno.

Per quanto riguarda le temperature medie minime, la primavera 2013 si posiziona sostanzialmente sul valor medio (+0,2 gradi). Il mese più lontano dal corrispondente dato di lungo periodo è risultato anche per le minime marzo (-0,8 gradi). Aprile è risultato superiore alla media (+1,6 gradi) e maggio sostanzialmente allineato (-0,1).

Ma è riguardo alle precipitazioni che la primavera 2013 è risultata una stagione molto particolare: sono stati infatti ben 328 i millimetri di pioggia caduti complessivamente nel trimestre, un valore superato solo nel 1991, ma nella stagione autunnale, quando le precipitazioni sono solitamente più abbondanti.

L’anomalia registrata questa primavera di conseguenza segna un record assoluto su tutto il periodo dal 1991 ad oggi (+135 mm.). Il mese più piovoso è risultato marzo (155 mm., 95 in più della media) seguito da maggio (95 mm., 30 in più della media) e infine aprile (78 mm., 11 mm. l’anomalia).

I giorni piovosi nel trimestre primaverile sono stati nel complesso 38, ben 15,4 in più rispetto alla media climatica. Si tratta dell’anomalia più alta mai registrata dal 1991 ad oggi. 17 le giornate piovose di marzo, 11 in aprile, 10 in maggio. Tanta pioggia ha influito sul dato dell’umidità relativa media che, quasi sempre al di sotto del dato climatico, nella primavera 2012 registra al contrario un’anomalia positiva (+3,0%).

Una primavera quindi “fredda” nei numeri, ma ancora di più nella nostra percezione a causa dei cambiamenti climatici in atto che ci hanno abituati a temperature più elevate.

Al di là delle temperature la vera anomalia di questa strana primavera sono risultate le precipitazioni abbondanti nella quantità e nel numero di giornate di maltempo. Le abbondanti piogge primaverili fanno seguito tra l’altro ad un inverno ricco di precipitazioni, cosicché nei primi cinque mesi dell’anno possiamo calcolare 548 mm. di pioggia caduti ovvero più dei ¾ della precipitazione prevista per tutto l’anno.

In città, come evidenziato dai dati registrati dalla centralina collocata in piena area urbana sul tetto della sede di ARPA SIMC in Viale Silvani 6 a 30 metri sul livello del piano stradale, le temperature massime sono state sullo stesso livello di quello riscontrato a Borgo Panigale, mentre le minime sono risultate più elevate e le precipitazioni leggermente più abbondanti.

I dati registrati da questa stazione meteo ci mostrano una realtà più vicina a quella da noi percepita rispetto alla stazione di Borgo Panigale, collocata all’aeroporto. Purtroppo però per la stazione gestita da ARPA SIMC, di installazione relativamente recente, non sono ancora disponibili dati storici come per quella di Borgo Panigale e non è quindi possibile costruire medie climatiche di lungo periodo a cui riferirsi per calcolare le “anomalie”.