violenza-donneOccorre un’azione più determinata e incisiva nella prevenzione e nel contrasto al femminicidio. Una svolta imposta dall’aumento delle donne uccise (124 nel 2012 e già più di 30 nei primi mesi del 2013) e dall’escalation degli episodi di violenza. Questa la volontà della conferenza delle Donne del Pd e delle parlamentari Democratiche che proprio venerdi 14 (ore 18) si riuniranno all’hotel Mercure Astoria di Reggio Emilia per promuovere la loro proposta di legge regionale per contrastare la violenza di genere. Interverranno le parlamentari reggiane del Partito Democratico, Antonella Incerti, Vanna Iori e Leana Pignedoli. Insieme a loro Claudia Aguzzoli della conferenza permanente delle Donne Democratiche di Reggio Emilia, Carmen Marini presidente dell’associazione Nondasola e Albertina Soliani.

Al centro dell’incontro anche la recente mozione approvata in parlamento che ratifica la Convenzione di Istanbul condannando ogni forma di violenza sulle donne, sia di tipo fisico che di tipo psicologico. La convenzione è composta da 81 articoli di legge, nei quali vengono previsti provvedimenti e atti mirati a garantire l’assoluta parità tra i sessi e a tutelare le donne, che sono colpite da atti di violenza domestica e familiare in maniera percentualmente molto più elevata rispetto agli uomini. Diverse i punti di convergenza tra la Convenzione e la proposta di legge delle Donne Democratiche. Entrambe puntano decisamente a incidere sugli aspetti culturali relativi alla parità di genere per prevenire un fenomeno che assume, sempre più, aspetti inquietanti. Centrali, nel testo elaborato dal Pd, aspetti anche di carattere territoriale come la costruzione di una rete regionale contro la violenza di genere, formata dall’insieme delle Reti che operano a livello provinciale e distrettuale: Prefettura, Provincia, Comune, Tribunale, istituzioni pubbliche e associazioni del privato sociale primi fra tutti Case e Centri antiviolenza che intervengono nelle azioni di accoglienza, sostegno e promozione delle donne vittime.

Venerdi sarà anche l’ultimo giorno per raccogliere le firme utili alla legge di iniziativa popolare. A Reggio grazie all’impegno forte del Pd e delle Donne Democratiche l’obiettivo delle 2000 firme appare molto vicino. Occorre però un ultimo sforzo da parte di tutti, uomini e donne.