ambulanza_6Nel pomeriggio di oggi, personale sanitario del Centro di Salute Mentale di via Tiarini, ha telefonato al 112, riferendo che all’interno dei loro uffici una donna 47enne, originaria di Palermo e domiciliata in Bologna presso l’abitazione della figlia, con una bottiglia di 2 litri di alcol si era cosparsa il corpo e mediante l’utilizzo di un accendino minacciava di darsi fuoco. Sul posto si sono portati subito i militari del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale Carabinieri di Bologna che avvicinatisi con cautela alla donna, hanno cominciato a parlarle nel tentativo di farla desistere.

La donna si era posta vicino ad una finestra, con gli abiti intrisi di alcol, la bottiglia del liquido ancora in una mano e l’accendino acceso nell’altra. Mentre uno dei militari si attrezzava con un estintore, per fronteggiare qualsiasi evenienza, l’altro cercava di instaurare un dialogo con la donna che appariva in grave stato confusionale, lamentando torti subiti nella gestione dei suoi figli. Solo grazie alla prontezza dei militari intervenuti, che approfittando di un momento di distrazione della donna riuscivano a bloccarla ed ad asportarle l’accendino, la vicenda non è degenerata nella tragedia che poteva scatenarsi se l’alcol, anche accidentalmente, avesse preso fuoco.

Una volta messa in sicurezza, la donna è risultata già in cura presso il suddetto Centro di Salute Mentale di via Tiarini, poiché affetta da disturbo della personalità e stato ansioso. È stata poi trasportata presso l’Ospedale Maggiore di Bologna “Ottonello” – Unità Operativa di Diagnosi e Cura, ove dopo gli accertamenti sanitari veniva sottoposta a T.S.O.. Le ragioni dell’insano gesto sono verosimilmente riconducibili ad una recente sentenza del Tribunale dei Minori che avrebbe disposto la revoca della potestà genitoriale su due figli minori che le sono stati tolti per affidarli ad altre famiglie.