Festival-brescelloContinua il feeling tra il cinema e il paese di Brescello che per oltre 15 anni (dal 1951 al 1965) è stato il set della saga dei film di “Don Camillo” e che gli organizzatori della rassegna cinematografica hanno voluto celebrare con la famosa kermesse a partire dal 2002.

L’undicesima edizione del Festival del cinema vivrà diversi momenti importanti, articolati in un denso programma di quattro giorni. Si parte domani, con una doppia location: dalle 18 alle 20, al museo Cervi di Gattatico si terrà l’incontro “70 anni dall’8 settembre 1943, visti dal cinema”, che vedrà come relatori il sindaco di Brescello Giuseppe Vezzani e la presidente dell’istituto Cervi Rossella Cantoni, impegnati a illustrare la collaborazione nata tra le due realtà nel progetto “Il museo al cinema”. Scatterà poi la visione del film (15 minuti) “1943-25 luglio-8 settembre visti dal cinema italiano”, seguita dalla discussione sull’importanta del cinema per ricordare la storia e gli eventi del passato, con Iefte Manzotti, Giuliano Montaldo e Marco Incerti Zambelli. La serata proseguirà in parallelo anche in piazza Matteotti a Brescello, con la cena in piazza (ore 19) con le “rezdore” di Avis, Anspi e Pro Loco. Alle 21.30 la sigla d’apertura a cura del Videoclub di Brescello, poi l’incontro con il regista Giuliano Montaldo – gradito ospite anche della scorsa edizione – che precederà la proiezione del suo film “Tiro al piccione”, opera del 1961 che parla di un giovane che si arruola per la Repubblica di Salò e della sua tormentata presa di coscienza.

La kermesse proseguirà venerdì, con il primo appuntamento fissato alle 19 in sala Prampolini: la proiezione del documentario “Flaiano – il meglio è passato”, con Steve Della Casa e Giancarlo Rolandi. Alle 21.35, l’incontro con una delegazione di Rocca di Cambio (L’Aquila), il paese abruzzese che venne immortalato nel film con la salita piena di neve in cui Don Camillo con la croce in spalla procedeva verso la nuova chiesa e, alle 22, la proiezione de “Il ritorno di Don Camillo”, a 60 anni dall’uscita nelle sale cinematografiche.

Sabato il festival si “appoggerà” ancora al museo Cervi dove – dalle 18 alle 20 – si terrà l’incontro “Il film I 7 fratelli Cervi, 45 anni dopo” del resgista Gianni Puccini con i relatori Paola Varesi e Iefte Manzotti che parleranno dell’importanza del film per il museo Cervi e di come è stato realizzato. Interverranno, inoltre, Giuliano Montaldo ed alcune maestranze che hanno lavorato al film. In serata la scena si sposterà a Brescello dove, alle 21.35, Montaldo parlerà con il pubblico del film, che sarà proiettato alle 22.30. Alle 22, spazio al documentario “C’era una volta il Capitol”, con regia di Nico Guidetti. A seguire, la consegna del premio “Giovanni Dazzi”.

Il gran finale è in programma domenica. Dopo l’apertura degli stand gastronomici (in programma ogni sera alle 19) si svolgerà l’aperitivo in piazza con l’incontro “Flaiano visto da…”, insieme a Giuliano Montaldo, Steve Della Casa e Gino Ruozzi, autore del recente libro “Ennio Flaiano, una verità personale”. A seguire, il Laboratorio di CineVideo presenterà “Un gioco da ragazzi”, cortometraggio realizzato dai ragazzi della scuola media“Panizzi” di Brescello mentre, alle 21.50, sarà proiettato il cortometraggio “Persistenza: delitto al Mauriziano”, realizzato dal Videoclub con gli allievi del corso di cinema. Alle 22.10 la proiezione del video vincitore del premio Fedic, e alle 22.30 un’anteprima del cartone animato “Matilde, una donna oltre il suo tempo” e un incontro con gli autori. Spazio anche a un ricordo del terremoto, alle 22.40, con la proiezione in anteprima di “Emilia, voci dal cratere” di Isabella Trovato. Alle 22.50 la proiezione del video vincitore del premio “Filmakers Emilia Romagna”, alle 23.10 quello del premio della direzione artistica (consegnato da Montaldo), alle 23.30 quello del premio “Pace e Solidarietà” promosso dal Rotary Club Brescello Tre Ducati e, infine, alle 23.50, il cortometraggio vincitore del “Don Camillo d’oro” 2013.

La direzione del Festival è affidata anche quest’anno a Virginio Dall’Aglio che si avvarrà, come avviene da parecchi anni, della consulenza tecnica del locale Videoclub. “Sono particolarmente orgoglioso – spiega – di dirigere un Festival così piccolo ma così unico in Italia, in quanto raccoglie l’eredità mediatica della saga dei film di Don Camillo e Peppone”.

Soddisfazione è espressa anche dal sindaco Giuseppe Vezzani: “Si tratta di una manifestazione molto importante, che ha visto una costante crescita anno dopo anno e alla quale, come amministrazione, abbiamo sempre tenuto molto. Nonostante la drastica riduzione delle risorse messe a disposizione, a causa della crisi, siamo comunque riusciti a mantenere un profilo di alta qualità”.