denaro_euroIl 2012 di Coop Costruzioni si chiude positivamente, con alcuni settori che mantengono aspetti di criticità e altri che registrano risultati in crescita: è questo, in estrema sintesi, il bilancio consuntivo presentato oggi all’assemblea dei soci della storica cooperativa bolognese dal presidente Luigi Passuti.

«Il 2012 chiude con volumi della produzione pari a 176,7 milioni di euro contro i 181,1 milioni di euro dell’anno precedente – ha ricordato Passuti –. Il decremento è pari al 2,4%, dovuto per buona parte alla riduzione della voce “altri ricavi” che nel 2011 ammontano a oltre 10 milioni di euro, per gran parte frutto dell’attività produttiva dell’esercizio precedente. L’utile netto si attesta a 0,65 milioni di euro, leggermente inferiore a quello del 2011, ma migliore rispetto alle previsioni di budget».

L’utile, pur modesto, consente di rafforzare il patrimonio aziendale. Le scelte compiute negli anni trascorsi, adottando politiche di bilancio prudenziali, oggi sono determinanti per consentire all’azienda di superare le criticità del mercato, prudenze che vengono mantenute anche nel bilancio 2012 con accantonamenti al Fondo Svalutazione Partecipazioni per oltre 2,2 milioni di euro.

Le acquisizioni 2012 ammontano a 162 milioni che diventano, comprese integrazioni e rettifiche 170 milioni.

Il portafoglio lavori al 31 dicembre 2012, inteso come lavori residui a fine anno, risulta essere di 412 milioni, in lieve incremento (+3%) rispetto all’anno precedente.

L’analisi del portafoglio per settori ed area mette in evidenza una diminuzione dei lavori dell’area sede (-6%), in particolare del settore edile (-11%), e un incremento di quelli del fuori sede (+12%) e dei grandi lavori (+23%).

Diminuiscono i lavori privati, ma aumentano quelli pubblici, che raggiungono l’80% del portafoglio lavori, mentre il 60% dei lavori in portafoglio rimane ancora in Emilia Romagna.

Occupazione in lieve incremento: a fine 2012 Coop Costruzioni occupava 442 persone, a fronte delle 433 di fine 2011.

«La cooperativa – ha osservato Passuti – ha saputo difendere la dimensione di impresa conseguendo anche per quest’anno un discreto risultato di esercizio che assume una dimensione ancora più positiva se confrontato con la drammatica situazione delle tante imprese del settore. Occorre innovare, ritagliare la propria organizzazione su modelli più consoni alle mutate esigenze dell’impresa, e occorre farlo con la stessa rapidità della crisi. Serve unità della base sociale, non rassegnazione, ma capacità di reazione, caparbietà nel raggiungimento degli obbiettivi. Ma occorre anche pensare che la forza di volontà da sola non è sufficiente e che il cambiamento deve essere accompagnato anche da alcune scelte commerciali che anche la nostra cooperativa sta valutando, verso alcuni mercati esteri, assieme ad altri partner e al Consorzio Cooperative Costruzioni».

Per quanto riguarda il quadro economico di riferimento del budget 2013, viene stimata una produzione complessiva pari a 194,5 milioni di euro con una crescita stimata di circa il 15%. La crescita della produzione, pur in presenza di una importante crisi del mercato, è stata stimata in particolare nel settore delle grandi opere (+45%), e nel Fuori Sede (+57%), mentre si prevede una sostanziale tenuta dei settori tradizionale dell’azienda.