cc-bo_972013I Carabinieri di San Lazzaro di Savena hanno eseguito un fermo di polizia giudiziaria a carico di cinque marocchini, di età compresa dai ventisei ai trent’anni, domiciliati a Bologna. Il provvedimento, emesso dal GIP di Bologna (Dott. Andrea Santucci), su richiesta della locale Procura della Repubblica (Dott. Massimiliano Rossi), concerne un’attività investigativa nata lo scorso aprile, quando un quarantanovenne di Bologna fu arrestato dai Carabinieri per spaccio di sostanze stupefacenti.

Questo ha consentito di appurare in che modo gli indagati siano stati coinvolti nelle attività di spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare la cessione di cocaina a favore di consumatori, perlopiù italiani. Lo scambio avveniva a Bologna, nei pressi del supermercato Pam di via Bellaria, nel parcheggio di un ristorante ubicato in via Quarto di Sopra, in un’area adiacente a via del Gomito e in alcune aree pubbliche di Bologna, come il parco Gino Cervi. Secondo gli investigatori dell’Arma di San Lazzaro di Savena l’organizzazione ha gestito un’attività di spaccio notevole, pari a 150 dosi di cocaina vendute in un solo giorno.

Gli acquirenti telefonavano ai marocchini che, a loro volta, informavano il “cavallo”, ossia il pusher di zona in grado di portare a termine lo scambio nel modo più discreto. I militari, così, al fine di penetrare le zone dove si portava a termine lo spaccio, hanno iniziato a frequentarle giornalmente praticando gli sport più comuni. L’attività ginnica dei Carabinieri ha evitato che gli spacciatori potessero sospettare di essere visti. Durante l’attività investigativa sono stati arrestati alcuni spacciatori, tra cui un soggetto ricercato dall’Autorità Giudiziaria di Bologna perché colpito da un’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere per un reato di violenza sessuale di gruppo commesso lo scorso 2012.