sociale_4Nei giorni scorsi i sindacati di zona Cgil e Cisl di Sassuolo hanno concluso i confronti con gli amministratori locali sui bilanci comunali 2013. Lo scenario in cui si sono svolti gli incontri con le Amministrazioni locali è stato fortemente condizionato dall’incertezza politica a livello nazionale e dal perdurare della crisi, che, precisano i sindacati, non è finita. Tutt’altro, sono in aumento le richieste di cassa integrazione e per le famiglie aumentano le difficoltà economiche in relazione al caro vita ed all’imposizione fiscale.

“In questo contesto di difficoltà economica ed occupazionale occorre aiutare le famiglie ed ampliare il sostegno al reddito” affermano Francesco Cancilla e Daniele Donnarumma rispettivamente responsabili Cgil e Cisl di Sassuolo.

Pertanto, occorre fare tutti gli sforzi possibili per garantire l’invarianza della pressione fiscale e tariffaria locale, in modo da non gravare ulteriormente le famiglie già in forte disagio.

“In questa situazione – proseguono i sindacalisti – occorre individuare politiche di bilancio che diano priorità alla <emergenza lavoro> e mettano in campo tutti gli sforzi a sostegno del reddito di pensionati e lavoratori”.

A tale proposito Cgil e Cisl non condividono la scelta del comune di Sassuolo di ritoccare le tariffe, anche se graduate sui parametri ISEE, riguardanti tutti i servizi a domanda individuali (rette per soggiorno anziani, nidi, trasporto scolastico, mense, pre e post scuola). E’ inaccettabile l’aumento di 1 euro al giorno, vale a dire 30 euro al mese, per gli anziani che soggiornano a Casa Serena.

Gli errori fatti in questi anni nella gestione della SGP non possono ricadere sui cittadini Sassolesi, soprattutto lavoratori dipendenti e pensionati che da sempre pagano per primi e tutto.

Le organizzazioni sindacali, preoccupate della grave situazione di crisi, ritengono indispensabile sostenere insieme alle istituzioni locali, interventi a salvaguardia della coesione sociale, messa fortemente in discussione dalle ricadute pesanti sulle condizioni familiari.

Cgil e Cisl di zona, auspicano che il 2013 sia l’anno decisivo per adeguare il welfare alle esigenze locali e renderlo realmente esigibile da parte di tutti i cittadini.

E’ necessario irrobustire l’Unione dei Comuni per razionalizzare le risorse economiche e gestire in forma distrettuale i servizi alla persona, definire regolamenti d’accesso uniformi, trasferire tutte le competenze delle politiche sociali nell’Unione per una vera gestione associata.