FiremOrmai da giorni la quasi totalità dei dipendenti della Firem, insieme alla Fiom CGIL di Modena, sta presidiando i cancelli della fabbrica a seguito dell’inaccettabile decisione della proprietà di spostare i macchinari in Polonia durante il periodo delle ferie, delocalizzando di fatto l’attività.

Quella della Firem non può essere catalogata esclusivamente come una vicenda figlia dei tempi e non ne possono essere condannate esclusivamente le modalità attuative della decisione, prese peraltro in spregio del rispetto dei lavoratori. Ciò che deve far riflettere e che deve indignare è la decisione stessa. La via per uscire dalla crisi non può essere quella dell’ulteriore impoverimento del nostro sistema produttivo continuando a giocare la competizione soltanto sulla riduzione dei costi, in particolare del costo del lavoro.

In questo senso la Firem non può e non deve diventare un esempio da seguire per affrontare una crisi generale e traumatica come quella che stiamo vivendo. Per questo riteniamo indispensabile un messaggio forte in tal senso da parte delle istituzioni locali che, fin da subito, si sono impegnate per affrontare la vertenza.

Anche le associazioni datoriali debbono far sentire la propria voce: le difficoltà che il nostro Paese sta vivendo non possono diventare un alibi per indebolire ulteriormente il lavoro e la sua dignità, per mettere a rischio la coesione sociale di territori come il nostro che stanno pagando un prezzo molto alto in termini di perdita di posti di lavoro.

Servono scelte all’altezza della situazione che partano dall’idea che occorre difendere il lavoro che c’è e che servono investimenti per crearne di nuovo.

Il modello Firem non deve diventare esempio per nessuno e non deve dilagare né a Modena, né altrove.

Auspichiamo quindi che dopo l’incontro di oggi nel quale l’azienda ha sospeso le comunicazioni che prevedevano il trasferimento dei dipendenti in Polonia, nei prossimi incontri, già fissati, la proprietà riveda le proprie decisioni e che si ricerchino tutte le soluzioni utili a garantire la continuità produttiva a Formigine, oltre che le spettanze dovute ai dipendenti.

(Segreteria CGIL Modena)