termovalorizzatore_00A proposito della ferragostana Determina Dirigenziale della Provincia di Modena vanno, innanzitutto, stigmatizzate con forza alcune questioni di carattere politico e che nulla c’entrano con il merito delle scelte tecniche e delle responsabilità dei tecnici:

1) E’ intollerabile che una scelta di questo tipo, con le conseguenze che ne derivano, sia presa nelle segrete stanze, senza prevedere un minimo di comunicazione e di dibattito nelle sedi istituzionali e in quelle politiche. Si è parlato di “pastrocchio”. Noi pensiamo che sia peggio di un “pastrocchio” perché qui non si tratta di pasticcioni che prendono iniziative e decisioni senza conoscere a fondo le conseguenze. Si tratta di autorevoli esponenti della politica e delle istituzioni locali, presenti e passati che conoscono bene la materia e non possono non sapere e non capire che cosa viene deciso e viene fatto e che conseguenze ne discendono.

2) E’ altrettanto intollerabile che chi continua a sciacquarsi la bocca con la partecipazione continui a prendersi gioco della comunità evitando accuratamente non solo il confronto e il dialogo sulle scelte strategiche ma la stessa corretta comunicazione ed informazione alla cittadinanza. Liquidare la questione come uno scivolone di ferragosto vuol dire continuare ad offendere i cittadini..

3) Chi oggi strepita e minaccia di uscire dalla maggioranza farebbe bene a meditare sul fatto che non da oggi e non solo sul caldo tema dell’inceneritore, questa maggioranza non esiste più da tempo: non è un caso che, nell’assordante silenzio dei più, i socialisti hanno da tempo preso le distanze da questa maggioranza ormai rappresentata dal solo PD che ritiene superfluo e inutile confrontarsi con le altre forze politiche, compresa SEL, ritenuta essa stessa insignificante nelle scelte decisive. Se queste sono le premesse per avviarsi all’ultima fase di questa stagione politica riteniamo che sarà molto complicato per il centrosinistra trovare delle opportunità di collaborazione e di alleanza politica e programmatica in vista delle prossime elezioni amministrative della prossima primavera 2014.

 

Nel merito ricordiamo a questa maggioranza e alle forze politiche che governano in Provincia e in Comune che:

1) Il fatto che l’inceneritore di Modena dovesse smaltire solo i rifiuti urbani provenienti dal territorio provinciale e non da territori extra-provincia non è un’invenzione di qualche ambientalista o di qualche opinionista ma frutto di decisioni e mediazioni che sono state discusse, approvate e sottoscritte in civici consessi, con l’approvazione di appositi ordini del giorno e precisi impegni politici. Se qualcosa è cambiato in tal senso occorre avere il coraggio di assumersi la responsabilità di riproporre e ridiscutere alcune impostazioni che possono essere anche condivise. Quello che non si può tollerare è il sospetto che si scelga di non rispettare quanto scolpito nei documenti e ordini del giorno approvati nei diversi civici consessi preparando il terreno per derogare surrettiziamente a quanto deciso. Questo non fa bene alla politica , non fa bene alla comunità, fa gli interessi dei poteri forti che stanno invadendo Modena.

2) Il tema del recupero di energia e di materia attraverso l’incenerimento (passando da un mero inceneritore ad un vero termovalorizzatore) è elemento qualificante anche dal punto di vista ambientale che non va banalizzato con posizioni demagogiche. Che questo punto altamente qualificante in tutti questi anni sia stato bellamente disatteso o comunque non pienamente realizzato è un’altra delle questioni fondamentali che la politica (e non i tecnici) si deve porre. Non si può continuare nella prassi consolidata di promettere di fare delle cose e poi non tenere fede a quanto promesso. Anche su questo è necessario aprire un approfondito dibattito. Ci auguriamo che nei prossimi giorni lo si faccia nelle sedi opportune, a partire dalle Commissioni consiliari di Comune e Provincia e nelle diverse sedi della politica locale.

(Coordinamento Provinciale PSI Modena)