Banda-PivaradunoDopo una pausa di qualche giorno il ricco cartellone di eventi del festival di teatro, musica e danza “Artinscena” torna domani, sabato 21 settembre, nel Parco di Sant’Anna Pelago (Pievepelago), a partire dalle ore 16,00, con il concerto della Banda del Pivaraduno.

Nel corso degli anni all’interno del ritrovo annuale dei suonatori di Piva emiliana si è costituita la Banda del Pivaraduno, costituita da circa quindici elementi e formata dai docenti e dagli allievi dei corsi del Pivaraduno. Il concerto prevede un repertorio che attinge da diverse fonti musicali e che si è via via formato negli anni.

La piva emiliana è una cornamusa che si è diffusa nell’Appennino emiliano e lì è rimasta in uso fino agli inizi del Novecento. Le ultime pive sono state ritrovate circa 30 anni fa, in prossimità del crinale che separa l’Emilia dalla Toscana. Oltre che in queste zone, si suppone che la piva fosse diffusa anche in collina e in pianura, nelle odierne province di Modena e Bologna, anche se non se ne hanno tracce dirette.

Nonostante sia stata utilizzata fino agli anni Sessanta, la piva ha rischiato l’estinzione già all’inizio del Novecento per diverse ragioni: innanzi tutto la difficoltà nella manutenzione e nell’accordatura dello strumento e poi le difficoltà di adattamento alle nuove esigenze musicali a causa della sua tonalità fissa, oltre alla comparsa di strumenti più eclettici, lo scarso interesse da parte dei giovani per la cultura e le tradizioni rurali, l’emigrazione all’estero e in città, con conseguente spopolamento dell’Appennino.

Oggi grazie ad un abile artigiano, Franco Calanca, che ha ricostruito la piva sulla base di alcuni strumenti rinvenuti, questa cornamusa è tornata a far parte della musica italiana.

Franco Calanca: appassionato costruttore e abile suonatore di Piva, Franco Calanca ha costruito quasi tutte le Pive che suoneranno domani.

Fabio Bonvicini: diplomato in flauto dolce al Conservatorio di Bologna, si occupa da tempo di musica antica e popolare. È direttore del gruppo Pivenelsacco e del coro Al tursèin. Nel 2009 ha pubblicato per l’editore Squilibri il volume “Con la guazza sul violino. Tradizioni musicali nella provincia di Modena” e nel 2011 con le Pivenelsacco il cd Cento Rami, musiche colte e popolari per Piva emiliana.

Ferdinando Gatti: dopo un’ampia esperienza come chitarrista si è avvicinato alla piva nel 2004 all’interno della scuola di musica popolare di Nonantola. Fa parte delle Pivenelsacco e di Banda Bardana. Da circa tre anni si è dedicato alla costruzione della Piva e di altri strumenti popolari a fiato, insieme a franco Calanca ha ripreso gli studi e gli esperimenti sulle Pive conservate al Museo Guatelli.

“Artinscena”, organizzato con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, della Regione Emilia Romagna e della Provincia di Modena termina sabato 28 settembre a Bastiglia, alle ore 17 con lo spettacolo di burattini di Romano Danielli e il concerto per ocarine dell’Ensemble Novecento: iniziative organizzate nell’ambito della Giornata Europea del Patrimonio.

Il programma completo di “Artinscena”, i comunicati stampa di presentazione dei singoli eventi, le biografie e i contatti degli artisti per eventuali interviste di approfondimento, oltre alle relative fotografie ad alta risoluzione si possono scaricare direttamente dal sito www.artinscena.it