Alle ore 19,00 dello scorso 26 agosto una Volante raggiungeva una cittadina moldava nella sua abitazione in località Sesso.

La donna aveva riferito di aver subito una rapina.

Gli Agenti trovavano la vittima in evidente stato di choc, cosa per la quale la accompagnavano al Pronto Soccorso ove veniva medicata e dimessa.

La vittima raccontava che poco prima dell’arrivo della Polizia era stata percossa e rapinata della borsetta dal suo ex convivente.

All’interno della borsetta custodiva i documenti personali, suoi e della figlia minore, due cellulari e la somma di 530 euro.

Le immediate ricerche dell’aggressore davano esito negativo.

La Squadra Mobile, avendolo compiutamente identificato per un cittadino russo regolare sul territorio nazionale, a suo carico c’era anche il riconoscimento di un testimone oculare, ne iniziava le ricerche in ambito locale, monitorando soprattutto i luoghi di aggregazione frequentati dai cittadini dell’est Europa.

Quattro giorni dopo gli investigatori della Mobile individuavano la vettura indicata nella commissione del reato parcheggiata nei pressi del domicilio ufficiale dello straniero, luogo nel quale fino ad allora non era mai stato trovato.

Le finestre dell’abitazione erano aperte ma all’interno della stessa non vi era nessuno.

Gli Agenti lasciavano un biglietto d’invito nella cassetta postale e quattro giorni dopo l’uomo si presentava in Questura.

Alla Polizia dichiarava che il giorno dell’aggressione si era recato dalla donna per farsi restituire le chiavi del suo appartamento e per reclamare la restituzione di un prestito di danaro, nella discussione, a suo dire, la donna cadeva accidentalmente e lui ne approfittava per prenderle la borsa, accessorio che in seguito avrebbe restituito, priva dei soldi, alla vittima, manifestando il desiderio di far pace e tornare assieme.

M. T., cittadino russo 28enne, veniva denunciato per rapina impropria.