Ospedale-MaggioreDopo la richiesta di un’audizione in commissione assembleare, sollecitata nei giorni immediatamente successivi alla notizia delle indagini sulle presunte liste di attesa gonfiate all’ospedale Maggiore di Bologna, la capogruppo dell’Udc, Silvia Noè, è tornata sul caso, con un’interrogazione a risposta immediata, per chiedere un aggiornamento alla Giunta regionale e per sapere come questa intenda procedere per informare l’Assemblea legislativa sulla vicenda, fornendo un quadro più chiaro e dettagliato sulla situazione.

L’assessore regionale alle Politiche per la salute, Carlo Lusenti, risponde in Aula e spiega che nella stessa giornata (il 10 settembre scorso) in cui è stato messo a conoscenza dell’apertura di un fascicolo d’indagine sulle liste di attesa all’ospedale Maggiore da parte della Procura, e degli accertamenti dei Nas da questa disposti, l’assessorato ha chiesto chiarimenti alla Ausl di Bologna sulla gestione di tutta l’attività aggiuntiva (‘simil Alp’) e in particolare su quella di radiologia. In seguito – prosegue Lusenti – ci sono stati numerosi incontri con la direzione aziendale “per avere idonee informazioni sui risultati delle verifiche che si stanno compiendo, nel rispetto della riservatezza che si deve a vicende su cui indaga la magistratura”. Gli approfondimenti – chiarisce – “tendono ad appurare la rispondenza alle modalità operative previste dalle norme regionali e nazionali, a valutare la presenza di comportamenti opportunistici e se gli strumenti utilizzati per i controlli siano idonei a garantire la assoluta correttezza delle modalità con cui viene svolta l’attività di simil Alp”. Sono inoltre state attivate “verifiche ampie, a 360 gradi, su tutte le Aziende sanitarie regionali sull’applicazione del regime della simil Alp secondo le norme. Ulteriori elementi di valutazione da parte dell’Ausl di Bologna dovranno pervenire entro la fine di questo mese”.

“Trattandosi di denaro pubblico – afferma Noè nella replica – auspico che l’assessorato si sia attivato per capire se gli strumenti di controllo siano idonei ad accertare la correttezza delle modalità operative adottate. Ritengo quindi importante che l’Assemblea legislativa sia informata nei tempi utili, direttamente dall’assessorato su una questione così delicata, e mi auguro – ribadisce la consigliera – che venga quindi accordata l’audizione in commissione sanità da me richiesta il 12 settembre”.