Orlandi_ACI_ModenaSembra aver premuto sull'”acceleratore” la definizione definitiva del nuovo codice della Strada una rivisitazione che vuole ridurre a soli 50 articoli le regole sulla circolazione. Chiari e semplici da interpretare che vedranno la luce già il prossimo anno.

“Sono anni che l’ACI sollecita la definizione di norme che siano comprensibili a tutti. Sembra che si sia arrivati ad una svolta decisiva. Regole semplici chiare ed in grado di aggiornare il tutto ad una “mobilità” che sia moderna e soprattutto improntata sul tema della Sicurezza Stradale per ridurre in modo perentorio sia gli incidenti stradali sia le conseguenze fisiche che ne conseguono – commenta il presidente Angelo Orlandi- Non si può pensare che per distrazione od incoscienza in Italia vadano in fumo miliardi di euro. In quantità decisamente superiore, ogni anno, alle leggi finanziarie più “pesanti”:”

Un cambiamento radicale richiede però un altrettanto radicale movimento di informazione.

“Certo non si può pensare che il tutto rimanga sulla carta o conosciuto solo da quei giovani che andranno a conseguire la patente di guida dopo l’entrata in vigore delle nuove normative. Bisognerà intervenire in modo approfondito su tutte le categorie di patentati che da anni si sono “mossi” con regole differenti. -continua Orlandi- Bisognerà trovare il modo per far sì che questi milioni di automobilisti prendano conoscenza delle nuove normative senza ombra di dubbio. Solo così si potrà intraprendere la strada di una vera “rincorsa” all’obiettivo di una maggiore sicurezza.”

L’Aci ha già messo in cantiere qualche iniziativa in prospettiva?

“Prima cosa bisogna trovare una soluzione in cui non si vadano a mettere le mani nelle tasche degli automobilisti che sono già sin troppo tartassati – conclude Orlandi-

questo anche se l’obiettivo sicurezza non ha un prezzo. Negli automobilisti esiste una sorta di “auto assoluzione” per cui ognuno pensa che certe cose possano succedere solo agli altri. Però bisogna valutare che questi altri ti possono coinvolgere anche se non hai nessuna colpa. Si dovrà trattare di un discorso approfondito che deve toccare tutti a 360°”.