senzatomica18.358 visitatati, di cui circa 4.200 studenti per un totale di 160 classi. Un’organizzazione completamente volontaria con 200 guide, 30 membri del comitato organizzatore, 40 animatori, 50 allestitori, 200 persone nello staff accoglienza e 30 nello staff eventi. Sono questi i numeri di “Senzatomica. Trasformare lo spirito umano per un mondo libero da armi nucleari” che ha fatto tappa a Bologna dall’11 ottobre al 3 novembre 2013. Organizzata e promossa dall’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, la mostra è stata allestita all’interno del Comune di Bologna, nella Sala d’Ercole e nella cosiddetta ‘manica lunga’ di Palazzo D’Accursio. “Senzatomica” ha ottenuto i patrocini da Regione Emilia Romagna, Provincia di Bologna, Comune di Bologna e Alma Mater Studiorum – Università di Bologna; è stata inoltre insignita di una medaglia quale speciale premio di rappresentanza dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel febbraio 2011. La prossima tappa della mostra sarà dal 2 al 22 dicembre a Cagliari.

 

COS’E’ SENZATOMICA?

Lo scopo della campagna nazionale “Senzatomica”, che prosegue nel cammino di sensibilizzazione al disarmo nucleare intrapreso dal presidente della Soka Gakkai Internazionale, Daisaku Ikeda, è diffondere una concreta cultura di pace attraverso un percorso di immagini, documenti e testimonianze di uomini e donne che vissero il dramma di Hiroshima e Nagasaki. La mostra è pensata in particolare per le giovani generazioni, destinate a raccogliere il testimone del futuro del nostro pianeta e renderlo un luogo in cui alle armi ed ai conflitti si sostituiscano il dialogo e la pace. L’esposizione, composta da 42 pannelli nel percorso principale e 11 pannelli nel percorso rivolto ai più piccoli, ha offerto anche un percorso, appositamente studiato da un gruppo di educatori, dedicato ai ragazzi delle scuole primarie e laboratori didattici per bambini.

 

PERSONALITA’ DEL MONDO DELLO SPETTACOLO

In occasione dell’inaugurazione, oltre ai rappresentanti delle istituzioni e dell’Università di Bologna, erano presenti anche i Modena City Ramblers che sostengono la campagna Senzatomica e Paolo Fresu che, accompagnato dalla chitarra da Alberto (Bebo) Ferra, ha suonato dal vivo. Il jazzista di fama internazionale Paolo Fresu ha affermato: “L’obiettivo è riuscire a non condividere la paura delle cose. Senzatomica mi sembra promuova un concetto di vitale importanza e quindi bisogna esserci per forza”.

 

PARLARE DI DISARMO IN CARCERE

Con l’obiettivo di coinvolgere anche chi fisicamente non poteva visitare la mostra, sabato 26 ottobre 2013, alcuni educatori e rappresentanti dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai hanno risposto all’invito da parte del carcere Sant’Anna di Modena. Il progetto ha visto la collaborazione della Direttrice del carcere Rosanna Casella e il sostegno degli agenti di polizia penitenziaria. Dopo una breve presentazione della campagna “Senzatomica”, è stato proiettato un video e sono stati mostrati alcuni pannelli della mostra. Presenti 25 detenuti provenienti da diversi paesi (Italia, Albania, Senegal, Romania e Algeria), che hanno dimostrato molto interesse e posto diverse domande.

fotochiusura

EVENTO DI CHIUSURA CON VITO MANCUSO

“Senzatomica” non è solo una mostra, ma un’ampia campagna che i cittadini possono sostenere e seguire anche su internet al sito: www.senzatomica.it Sono stati, infatti, decine gli eventi organizzati a Bologna, ma anche a Modena e Mantova per promuovere la campagna: flashmob, aperitivi, reading musicali e conferenze. Oltre 200 persone hanno partecipato all’incontro conclusivo di “Senzatomica Bologna” che si è svolto domenica 3 novembre presso l’Auditorium Enzo Biagi (Biblioteca Sala Borsa).

Il teologo Vito Mancuso, lo storico della filosofia Alessandro D’Alessandro, in rappresentanza dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, e Enza Pellecchia, Vice direttore del Centro Interdisciplinare di Scienze per la Pace – Università di Pisa, si sono confrontati in una conferenza dal titolo “Armi nucleari, una minaccia al futuro della vita: è possibile una scelta per la pace?”.

“Il dialogo interreligioso su un tema come il disarmo atomico che rimanda ad un disarmo interiore – ha affermato Vito Mancuso – è assolutamente decisivo. Ai nostri giorni il compito della spiritualità è quello di aprirsi al dialogo perché se manca il dialogo interreligioso non c’è futuro”.