ambulanza_6Sabato sera, una 42enne, impiegata di Calderara di Reno, ha telefonato al medico di fiducia annunciando l’intenzione di togliersi la vita. L’uomo ha chiamato subito il 112 riferendo che la donna, ricontattata dallo stesso che cercava di tranquillizzarla, le aveva detto che si era nascosta a bordo dell’auto in aperta campagna perché non voleva essere trovata. Le ricerche, a cui hanno preso parte diverse pattuglie dei Carabinieri di Bologna e Provincia, si sono concluse poco dopo, quando l’attenzione dei militari di San Giovanni in Persiceto è stata richiamata dal riflesso di un catarifrangente riconducibile al gruppo ottico posteriore di un auto parcheggiata dietro una ditta ubicata in via Stelloni Ponente. Il veicolo era acceso e alla marmitta del tubo di scarico era stato collegato un tubo di gomma che attraverso il finestrino del lato posteriore sinistro terminava all’interno dell’abitacolo, dove la 42enne, avvolta da una nuvola di fumo, era ancora viva, ma giaceva in stato confusionale.

I Carabinieri l’hanno tirata fuori per farle prendere aria, perché il monossido di carbonio stava cominciando ad agire. La donna è stata trasportata dal personale del 118 presso l’ospedale Maggiore di Bologna, dove è stata ricoverata per le cure del caso. All’interno dell’abitacolo è stato rinvenuto un manoscritto dove la vittima aveva scritto le sue ultime volontà.