centro-pasti-malavoltiDall’arrivo delle materie alla preparazione, cottura e confezionamento dei cibi con un sistema di programmazione, controllo e verifica di ogni singola fase di lavorazione, fino alla spedizione degli oltre 8 mila, talvolta anche 9 mila, pasti al giorno diretti alle 57 scuole del territorio comunale. È quanto ogni giorno fa il Centro produzione pasti di via Malavolti 50, immobile di proprietà del Comune di Modena, gestito da Cir food in virtù di un contratto d’appalto aggiudicato attraverso gara pubblica.

Dopo i lavori di potenziamento e ammodernamento, sabato 23 novembre alle 11 il Centro pasti sarà presentato alle autorità, alle dirigenze scolastiche e ai rappresentanti delle componenti dei genitori. Saranno presenti il sindaco di Modena Giorgio Pighi, l’assessore all’Istruzione, Politiche per l’infanzia e l’adolescenza Adriana Querzè, Massimo Terenziani, responsabile Servizio per il Diritto allo Studio e Lorella Vignali, responsabile Area Emilia Est Cir food.

Il Centro è nato nel 1980 dalla scelta del Comune di concentrare la produzione dei pasti per le scuole del territorio all’interno di un centro che possa coniugare tecnologie produttive con attrezzature innovative e impiantistica efficiente.

“Gli obiettivi – afferma l’assessore Adriana Querzè – sono garantire un’alimentazione igienicamente e nutrizionalmente sana e una buona qualità organolettica delle pietanze per incontrare il gradimento dei piccoli consumatori, oltre che favorire l’educazione alimentare dei bambini per metterli in grado di compiere scelte di consumo consapevoli, con un’attenzione particolare all’ambiente. Dopo una fase sperimentale, nei refettori delle scuole si è anche completata la sostituzione delle stoviglie usa e getta con posate e bicchieri lavabili, piatti lavabili e in polpa di cellulosa compostabile totalmente riciclabili e sono state inserite caraffe colorate per l’acqua”.

Già da diversi anni il Centro pasti Malavolti, 2.500 metri quadrati di superficie, è all’avanguardia per attrezzature e impianti a basso impatto ambientale. Con l’aggiudicazione dell’ultima gara d’appalto, Cir food si è impegnata nella ristrutturazione e nel potenziamento del Centro e dei terminali di distribuzione, con interventi finalizzati a ridurre i consumi energetici.

“Cir food condivide con il Comune di Modena l’importanza del valore del cibo e dell’ambiente – dichiara la presidente Chiara Nasi – valore che deve essere acquisito da bambini per poi diventare parte integrante della vita di ogni persona. Ed è per questa ragione che continuiamo ad investire (oltre 1 milione di euro) per il miglioramento continuo di un servizio e di una struttura, che produce oltre 8 mila pasti al giorno, e che, grazie anche alla professionalità del nostro personale, qualificato e continuamente formato, è un esempio per tutta Italia di qualità produttiva ed efficienza organizzativa”.

Gli interventi di ristrutturazione realizzati riguardano, tra l’altro, la sostituzione della centrale termica, l’installazione dell’impianto solare termico, il rifacimento dei pavimenti interni e l’adeguamento del cortile esterno; saranno inoltre inserite diverse attrezzature per preparare e cucinare i cibi. Cir food stima che gli interventi già attuati consentiranno un risparmio annuo previsto del 16 per cento sui consumi di energia termica e del 22 per cento dei consumi di energia elettrica, con complessivamente oltre 27 mila chilogrammi in meno di anidride carbonica immessi nell’aria ogni anno.

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BIOLOGICO E DOP NELLA DIETA DEI BAMBINI

Nella preparazione dei pasti inserita anche una quota di prodotti a chilometri “zero”

Sono in tutto 214, tra cuochi, aiuto cuochi, dietisti, addetti al confezionamento, magazzinieri e altri specialisti del settore, le persone che al Centro Pasti Malavolti di Modena si occupano del servizio di ristorazione rivolto alle scuole d’infanzia comunali e statali, alle scuole primarie a tempo pieno, oltre che della fornitura di derrate alimentari a 15 nidi della città. Diciotto gli automezzi a metano e due elettrici utilizzati per trasportare i pasti o i prodotti alimentari nei nidi.

Gli alimenti usati per la preparazione dei pasti destinati alle tavole degli alunni modenesi provengono in gran parte (75 per cento) da produzione biologica e integrata. Da 500 a 600, ad esempio, i chilogrammi di pasta di semola biologica che ogni giorno vengono cotti al Centro e 1.400 i chilogrammi di mele biologiche utilizzate settimanalmente. La restante parte dei prodotti utilizzati è costituita prevalentemente da tipici e tradizionali Igp e Dop, come l’Aceto Balsamico di Modena Igp, il prosciutto crudo di Parma e il Parmigiano Reggiano Dop, oltre che, in misura minore, da prodotti provenienti dal commercio equo solidale.

A seguito dell’ aggiudicazione dell’ultimo appalto, CIR food, che gestisce il Centro Pasti del Comune, ha incrementato la quota di prodotti a chilometro “zero” e a filiera corta. Sono per esempio a chilometro zero i 450 chilogrammi di pane fresco biologico distribuiti ogni giorno dal Centro come la pasta fresca all’uovo, la carne suina, bovina e le uova utilizzate; una considerevole quota di prodotti ortofrutticoli stagionali provengono dalla nostra Regione. E viene in ogni caso garantito l’utilizzo di materie prime senza ingredienti modificati geneticamente (Ogm); né vengono utilizzati alimenti precotti, spezie, additivi come conservanti o coloranti.

I due i menù stagionali offerti (uno autunno-inverno e uno primavera-estate) prevedono una rotazione dei piatti su quattro settimane e sono elaborati dalle dietiste nel rispetto delle normative e delle indicazioni del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione dell’Asl di Modena, cercando di coniugare qualità nutrizionale e gradimento del pasto. Su un totale di oltre 8 mila pasti medi giornalieri, pari a un milione pasti all’anno, il 17 per cento è costituito da menù alternativi e diete speciali preparate in un’area dedicata e separata rispetto ai cicli di lavorazione effettuati negli altri reparti. In particolare, sono 280 i pasti con confezionamento personalizzato per patologie e intolleranze alimentari, 90 le diete con esclusione di carne e 300 con esclusione di carne suina, altri 390 sono pasti in bianco e 300 alternativi al menù del giorno.