violenza-donneIn occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, l’associazione L’Italia Vera, nata con il precipuo scopo di tutelare le vittime da ogni forma di violenza, fa un bilancio dei crimini contro le donne nei primi dieci mesi del 2013. “I delitti contro le donne sono in preoccupante aumento”, spiega Elisabetta Aldrovandi, la referente per l’Emilia dell’associazione, “nel 2013, nella sola Emilia Romagna, sono già 2403 le donne che si sono rivolte a un Centro antiviolenza, mentre nello stesso periodo dell’anno precedente le richieste erano state 2278. Quanto alla nazionalità delle vittime che, da gennaio a fine ottobre di quest’anno, hanno chiesto aiuto, 1228 sono italiane, 718 straniere, mentre delle rimanenti 76 non si conosce la provenienza. Ben il 78,2% sono donne con figli, i quali, per il 48,4% dei casi, hanno subito a loro volta violenza, diretta o assistita. A questi dati sconfortanti si aggiungono dieci cosiddetti femminicidi e dieci tentati femminicidi. È evidente che gli strumenti legislativi, anche recentemente introdotti con il cosiddetto provvedimento contro la violenza di genere, non rappresentano deterrenti sufficienti alla commissione di delitti di violenza contro le donne. È invece probabile,” prosegue Aldrovandi, “che la legge svuotacarceri, approvata da tutti i maggiori partiti presenti in Parlamento a inizio agosto, peggiorerà ulteriormente la situazione. Ciò, poiché tale legge condona, di fatto, la pena e quindi il carcere ai condannati per molti di quei reati che si compiono in àmbito familiare, dalle lesioni ai maltrattamenti alla violenza privata: ciò può instillare in soggetti già predisposti ad atti di violenza una sorta di convincimento di impunità , che può esaltare il loro istinto violento, rendendolo irrefrenabile. In questo contesto, e stante la evidente recrudescenza di questi reati così gravi, è fondamentale una risposta dura e certa da parte delle istituzioni, che, per una volta, dovrebbero volgere lo sguardo verso le vittime, garantendo, anzitutto, la certezza e la tassatività della pena per certi delitti familiari, che, se non adeguatamente repressi, portano spesso all’estremo e irrimediabile gesto di violenza. CosÌ come è incredibilmente assurdo che, in molti casi, i figli di queste donne assistano e siano a loro volta vittime delle violenze perpetrate dai padri o dai propri familiari. Anche per questo, per evitare che i bambini vittime di oggi possano diventare i carnefici di domani, è necessario un cambiamento culturale, che insegni ai piccoli, fin dalla tenera età, il rispetto per la vita e la dignità altrui.

E tale cambiamento culturale può e deve trovare impulso anzitutto a livello internazionale, demotivando l’adozione da parte di certi Paesi di leggi espressione della denigrazione della donna, e che rappresentano l’anticamera di crimini di violenza contro di esse. Basti pensare all’Egitto, dove si sta discutendo un progetto di legge che permetterebbe il matrimonio di uomini adulti con quattordicenni, e la possibilità per il marito di consumare rapporti sessuali con le mogli fino a sei ore dopo la morte. Leggi simili non significano altro che gravissime ed evidenti mancanze di rispetto verso la dignità delle donne, che non possono trovare giustificazioni dietro mascherate radici culturali. Perchè tutto ciò che vìola l’altrui dignità , non può dirsi cultura. È violenza, e basta. Noi de L’Italia Vera siamo presenti sul territorio per portare avanti i nostri progetti di aiuto e sostegno alle vittime, di lotta per la certezza della pena per i colpevoli, e di cambiamento dell’approccio culturale che deve instillare il rispetto per l’altrui vita e dignità.

Chiunque volesse rivolgersi alla nostra associazione, per segnalare episodi di violenza e chiedere aiuto e supporto, può visitare il nostro sito, www.litaliavera.it”