«Se la situazione del cinema multisala si è sbloccata è perché qualcuno ci ha lavorato in questi mesi e non perché Platis, bontà sua, ha votato nella seduta del Consiglio comunale del 27 novembre». Così interviene l’Assessore all’Economia e Sviluppo Sostenibile Roberto Ganzerli, in merito alle dichiarazioni sul multisala. «Il terremoto – spiega Ganzerli – ha rallentato ovviamente l’iter del progetto. Nei giorni dell’emergenza l’Amministrazione comunale e i mirandolesi avevano ben altre priorità, ma forse Platis non aveva i nostri stessi problemi. Superata l’emergenza abbiamo lavorato per far ripartire il progetto, che riteniamo strategico per la città. Nessuna perdita di tempo, dunque. Prima del terremoto – prosegue l’Assessore – avevamo scelto il progetto meno impattante per il territorio, come sa bene Platis, che aveva votato a favore in Consiglio comunale. Poi è arrivata la sentenza del Tar, che abbiamo accettato perché per noi le sentenze si rispettano e non si commentano, come invece sono abituati a fare altri. La nuova proposta di Coinvest ci pare ottima, perché rispetta i criteri che ci eravamo dati in termini di consumo del territorio e di equilibrio col tessuto commerciale esistente. In più, la costruzione del multisala sarà vincolata alla cessione di gran parte del terreno dove sarà realizzato il secondo stralcio della variante della Statale Nord. In questo modo la variante potrà essere costruita con rapidità ed economicità maggiori. Quindi, – conclude Ganzerli – grazie al nostro lavoro di questi mesi portiamo a casa due buone notizie per i mirandolesi: il multisala e la variante, entrambi molto più vicini».

Ricordiamo che la variante al Piano Regolatore che consente la realizzazione del progetto del cinema multisala, nell’area della Marchesa, nei pressi della via per Concordia, è stata votata lo scorso 27 novembre all’unanimità. Il cinema avrà sei sale con 1.200 posti, oltre a un bar, un ristorante e una libreria. Rivestirà un ruolo importante per tutto il territorio e sarà realizzato dalla mirandolese Coinvest che ha chiesto la variante. Inizia quindi l’iter di progettazione che sarà seguito dalla fase di accantieramento che durerà, una volta cominciata, circa un anno.