opif_reNel pomeriggio di ieri gli uomini della Questura, coadiuvati dall’AUSL, dalla DPL e dai Vigili del Fuoco di Reggio Emilia hanno effettuato un intervento in via Sardegna, prima periferia cittadina, presso un capannone ove erano attivi degli opifici gestiti da cittadini di nazionalità cinese. All’interno dell’immobile venivano identificati una quarantina di stranieri , tutti intenti ad effettuare lavori tessili.

Nello stabile erano inoltre stati realizzati degli alloggi di fortuna con precarie pareti in cartongesso e cucine per la preparazione di cibo, le condizioni igieniche si presentavano però assolutamente inadeguate e le numerose bombole di gas GPL utilizzate anche per il riscaldamento, rinvenute all’interno dei locali, palesavano una situazione di grave e potenziale pericolo per l’incolumità.

Nei laboratori inoltre non risultavano presenti materiali di primo soccorso, segnaletica e luci di emergenza.

In considerazione di ciò e dopo aver rimosso le bombole di gas gli uomini della Questura e dei Vigili del Fuoco disponevano un sequestro preventivo dell’immobile.

Un cittadino cinese risultava irregolare sul territorio nazionale e pertanto veniva espulso.

La Direzione Provinciale del Lavoro individuava tre posizioni lavorative “in nero”.

La posizione del proprietario/locatore dello stabile, un cittadino reggiano e dei titolari degli opifici sono al vaglio degli inquirenti.