ospedale_sassuolo_200Anche il Gruppo Giardino Solidarietà, nelle persone di Monica Di Pietro e Umberto Candeli, dice no al trasferimento del reparto di chirurgia senologica dell’Ospedale di Sassuolo.

“La notizia, già arrivata in Regione, della protesta per il trasferimento da Sassuolo al policlinico di Modena della chirurgia senologica, con contestuale potenziamento di Carpi, ci lascia perplessi. Dopo anni di “rodaggio” una delle punte di diamante dell’ospedale di Sassuolo rischia di sparire senza nessuna giustificazione palese che renda conto ai cittadini delle problematiche che si verranno a creare.

Lo screening di controllo e prevenzione, le visite programmate, la vicinanza e l’attenzione per le donne bisognose di aiuto e di conforto in momenti così difficili come quelli della malattia e della relativa cura, la vicinanza dei parenti e degli amici sono solo alcune delle ragioni che potrebbero da sole giustificare tutta la mobilitazione che si è venuta a creare in pochi giorni intorno a questo problema.

Invitiamo tutti i cittadini ad aggiungersi al gruppo “Giù le mani dall’ospedale di Sassuolo” creato su Facebook, che ad oggi ha superato le 2000 adesioni, e invitiamo tutti coloro che fino ad ora hanno condiviso e condivideranno questa posizione, a firmare la petizione nei punti di raccolta allestiti dall’Associazione “Per Vincere domani” presso l’ospedale di Sassuolo, in Piazza Garibaldi n. 3, all’URP in Piazza Piccola da giovedì 12 a domenica 15 dicembre dalle ore 8.00 alle ore 12.00 e dalle ore 15.00 alle ore 18.00.

Dulcis sin fundo ci mancherebbe solo l’abolizione del famoso trenino “Gigetto” per lasciare migliaia di donne di tutte le età nello sconforto e nell’abbandono più totale. Non tutte le donne hanno l’auto o la possibilità di essere seguite/accompagnate da parenti e/o amici presso ospedali troppo distanti dalle loro abitazioni per le loro cure.

Invitiamo tutti gli organi competenti, i Comuni, la AUSL, la Regione e tutti i politici sensibili ad un diritto come quello della salute, specie in un momento già triste e problematico come il presente, a far sentire la loro voce e a fare il possibile e, perché no, anche l’impossibile affinché il reparto di senologia non sia trasferito.

Non manca molto al Natale e noi ai miracoli ci crediamo ancora !!!”.

Monica Di Pietro    Umberto Candeli