Autobrennero-dell-orco“A sorpresa è stato ritirato l’emendamento PD a favore di Autobrennero spa. E’ una grande vittoria del M5S”, lo dichiara Michele Dell’Orco, deputato emiliano M5S della Commissione Trasporti, che qualche giorno fa aveva sollevato il caso dell’emendamento alla legge di stabilità a prima firma Dal Moro. Spiega il deputato: “Avevamo denunciato come il PD avesse in tal modo sottoscritto uno sperpero di fondi pubblici per strade inutili, da realizzare anche a costo di agire al di là delle regole europee, rischiando una procedura di infrazione ai danni dell’Italia. Con la scusa della razionalizzazione degli interventi e delle risorse, il piano era quello di riunire in un unico soggetto le concessioni dell’Autostrada Regionale Cispadana, della bretella autostradale Campogalliano-Sassuolo e della A22 producendo, di fatto, una proroga della concessione sulla A22 di Autobrennero, che è in scadenza, senza procedere ad una gara ad evidenza pubblica”.

Continua Dell’Orco:“L’operazione sembrava già fatta, tanto che venerdì scorso, relatore e governo avevano chiesto di accantonare l’emendamento per poter meglio studiare l’intervento ma il M5S si è opposto a questo piano che avrebbe portato benefici solo alle tasche dei concessionari mentre ai cittadini sarebbe rimasto da pagare il conto salato di una multa europea e un aumento delle tariffe autostradali. Fortunatamente il nostro intervento ha spaccato il PD e, imprevedibilmente, Governo e Relatore hanno alla fine bloccato la manovra. “Lo scontro in Commissione – racconta il deputato a 5 Stelle-è stato acceso e ha visto da una parte i firmatari e sostenitori dell’emendamento Bratti e Bressa e dall’altra il relatore De Marchi, il sottosegretario Girlanda e il viceministro Fassina che hanno appunto confermato che l’approvazione di tale emendamento avrebbe avuto come primo effetto la modifica della governance della gestione delle tratte autostradali. Ciò avrebbe comportato in pratica una chiusura del mercato con possibili distorsioni della concorrenza e dunque potrebbe aprire un pericoloso contenzioso in sede europea sul rispetto dei principi della concorrenza nonch é riflessi in termini di incremento delle tariffe autostradali”.

“Per il momento dunque –conclude il deputato- la situazione è tornata sotto controllo ma il Governo ha dichiarato anche che affronterà con un provvedimento ad hoc e più organico la materia. Vigileremo affinchè questa volta sia un provvedimento nelle regole e a favore dei cittadini e soprattutto affinchè si tratti, una buona volta, di un complessivo ripensamento della legge obiettivo. E’ ora infatti di porre fine alla stagione delle “grandi opere”, spesso interminabili cantieri inutili e dannosi, da sostituirsi con un’operatività diffusa, passando cioè ad un miriade di più piccoli interventi per la messa in sicurezza e l’adeguamento del patrimonio infrastrutturale esistente puntando soprattutto allo sviluppo dell’infrastruttura ferroviaria”.