GBasilico_Modonella_1480Iniziare l’anno nuovo all’insegna della Cultura con una visita ai musei: a Modena si può. L’1 gennaio 2014, infatti, nel pomeriggio saranno aperti (come sempre gratuitamente) i Musei civici di Palazzo dei Musei in largo Porta Sant’Agostino e la Galleria Civica e il Museo della Figurina di Palazzo Santa Margherita, in corso Canalgrande 103. Martedì 31 dicembre, invece, saranno aperti soltanto i Musei civici e solamente al mattino, dalle 9 alle 12. Ecco tutte le proposte e gli orari di apertura delle mostre e delle collezioni civiche per il primo giorno dell’anno, incominciando da Palazzo dei Musei dove l’apertura è dalle 15 alle 18.

Dardi d’amore. Ultimi giorni utili (chiude il 6 gennaio) per visitare la mostra “Dardi d’amore: pittura e poesia nel Barocco emiliano”, che vede l’importante collaborazione tra Museo d’arte, Galleria Estense e Biblioteca Estense e ospita alcuni prestiti dalla collezione d’arte della Banca Popolare dell’Emilia Romagna.

Dal tema del Cupido, il dio dell’amore della tradizione classica, a quello degli amori eroici e melanconici incarnati dai personaggi della Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso, attraverso autori come Guido Reni, Guercino, Tiarini, Pasinelli, Ludovico Lana e Salvator Rosa. Allestita nella nuova sala espositiva dei Musei civici, la mostra consente di proporre al pubblico una selezione di opere in questo momento inaccessibili, data l’inagibilità della Biblioteca e della Galleria Estense dopo i terremoti del 2012. Accompagna l’esposizione una guida che illustra il tema scelto, quello della passione d’amore simboleggiata dai “dardi”, e descrive le opere esposte rendendone comprensibile l’iconografia in relazione sia ai repertori di antichità classiche che ai testi poetici.

Strade. Al Museo civico archeologico etnologico di Modena, nella mostra “Strade” si intrecciano le strade del mondo. Le strade dalle quali la Terra viene percorsa, modellata, unita o separata è il tema su cui il Museo e la Casa delle Culture, in collaborazione con docenti dell’Università di Modena e Reggio Emilia, hanno lavorato assieme a un gruppo di cittadini modenesi provenienti da quindici diversi paesi del mondo. A partire dalle strade rappresentate, suggerite, evocate dai materiali esposti in Museo si sono intrecciate le testimonianze dei partecipanti. Interviste, slide show, postazioni multimediali, installazioni e oggetti delle raccolte si incontrano nella mostra allestita alla Sala Boni dei Musei civici per consentire al visitatore di comprendere il senso di un percorso partecipato.

Argenti ducali e della cattedrale. Continua la mostra “I Vincenzi. Argentieri e bisuttieri della Real Casa. Vicende di una bottega artigiana nella Modena Austro-Estense”, che approfondisce l’attività degli argentieri Giacomo e Luigi Vincenzi, attivi in città nella prima metà del XIX secolo. Presero forma nella loro bottega i nove candelieri d’argento, con il monogramma di Francesco IV, ritrovati nel mercato antiquario di Parigi, battuti all’asta e ritornati in città grazie al modenese Pietro Cantore. Una coppia di quei manufatti è stata acquisita dal Museo civico d’arte di Modena grazie a una sottoscrizione pubblica. La recente acquisizione ducale è esposta accanto a preziose oreficerie sacre e ad alcuni pezzi del corredo dell’Altare di San Geminiano.

Archeologia. La tomba con due individui sepolti insieme mano nella mano in età tardoantica è esposta al Lapidario Romano dei Musei Civici fino al 9 febbraio nella mostra “Mano nella mano. Reperti di un amore oltre la morte”. I corpi, probabilmente di un uomo e una donna, furono collocati insieme nel sepolcro dopo la morte, intorno ai 30 anni. Al momento della deposizione le mani dei due defunti furono intrecciate, sovrapponendo la mano della donna a quella dell’uomo.

Galleria Civica. Proseguono le mostre “Gabriele Basilico nella collezione della Galleria civica di Modena” (alla Palazzina dei Giardini in corso Canalgrande), e “Macchine per abitare. Fotografie e disegni d’architettura dalla collezione della Galleria civica di Modena” (a Palazzo Santa Margherita in corso Canalgrande 103). Il 31 dicembre è chiuso; mercoledì 1 gennaio apertura solo pomeridiana dalle 15.30 alle 19. Le due mostre saranno allestite fino al prossimo 26 gennaio.

Museo della figurina. La mostra “L’amore è una cosa meravigliosa”, sempre a ingresso gratuito, espone più di 300 immagini e presenta video sul tema. Dal corteggiamento, fino ad arrivare agli esiti – fausti o tragici – delle vicende amorose. Si va dall’amor cortese di certe figurine agli ammiccamenti dei calendarietti da barbiere, dei giornalini o delle copertine di spartiti, fino alle scene maliziose e impudenti delle scatole di fiammiferi. Il 31 dicembre è chiuso; l’1 gennaio aperto dalle 15.30 alle 19 (informazioni: tel. 059 2033090, www.museodellafigurina.it).