carabinieri-notturnaPotrebbe presto giungere dalle indagini scientifiche di laboratorio la svolta nell’identificazione della banda del Cayenne che dal mese di novembre imperversava tra le provincie di Reggio Emilia e Parma compiendo numerosi furti in abitazione. Più volte intercettata dalle pattuglie dei Carabinieri era sempre riuscita a far perdere le proprie tracce ma l’altra sera, all’ennesimo inseguimento, i malviventi sentendosi braccati hanno abbandonato l’auto in un parcheggio del comune di Cavriago proseguendo la fuga a piedi. E dal parcheggio di Via Tagliavini che partono ora le indagini per identificare i componenti della banda che da novembre all’imbrunire di ogni giorno tra le province di Reggio Emilia e Parma, approfittando dell’assenza dei proprietari di casa, raggiungevano gli appartamenti (anche quelli dei piani più alti) compiendo furti in serie. Il Porsche Cayenne infatti è in queste ore oggetto di attenti rilievi da parte dei carabinieri per cercare di trovare anche in sede scientifica una svolta investigativa in quanto gli operanti hanno proceduto all’esaltazione delle impronte digitali e a repertare ogni possibile traccia biologica che sarà poi analizzata dal Reparto Investigazioni Scientifiche dei Carabinieri di Parma per le indagini di comparazione con i soggetti pregiudicati censiti in Banca Dati. Nell’auto rinvenuta dai Carabinieri oltre ad una serie interminabile di strumenti da scasso anche dei radiotelefoni che i malviventi probabilmente usavano durante i furti per comunicazioni “sicure” da possibili attività di intercettazione.

Dal 13 novembre, ovvero poco piu’ di due mesi da quando l’autovettura è stata rubata a Traversetolo (PR), i malviventi hanno percorso almeno 40.000 chilometri a conferma della grande mobilità posta in essere dalla banda. In questi due mesi diverse volte l’auto è stata intercetatta dai Carabinieri reggiani che proprio in linea con l’indirizzo dato dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Reggio Emilia, avevano intensificato l’attività di controllo del territorio. Inseguimenti a folli velocità che avevano sempre visto il Cayenne aver la meglio dissolvendosi nel nulla. Ora l’importante rinvenimento del Porsche che potrebbe presto portare alla svolta investigativa nell’identificazione di questi malviventi chiamati a rispondere del retao di furto continuato e aggravato in abitazione.