Fondaz-Collegio-San-CarloIl Centro Culturale della Fondazione Collegio San Carlo di Modena (via San Carlo, 5 – 059.421240) prosegue la riflessione su guerra e pace, avviata con il ciclo di conferenze dello scorso autunno. Il 14 febbraio prende l’avvio la XIV edizione del seminario di cultura europea, che analizza il tema non più da un punto di vista storico e teorico, come avvenuto nella prima fase dei lavori, ma in relazione alle dinamiche sociali, politiche, economiche del mondo contemporaneo.

Nelle attività programmate per il 2014 si è scelto di dare maggiore spazio alle questioni aperte nella vita delle società contemporanee, anche alla luce dei rivolgimenti epocali che hanno avuto luogo e sono tutt’ora in corso. L’argomento purtroppo rimane sempre di attualità con il proseguire di sanguinosi conflitti come quello in Siria, di cui così poco si conosce, o quello iracheno di cui non si comprende più l’evoluzione.

Il nostro ciclo su Guerra e pace – dichiara Carlo Altini, direttore scientifico della Fondazione Collegio San Carlo – intende discutere lo stato attuale delle relazioni internazionali in una prospettiva attenta ad analizzare soprattutto alcune questioni filosofiche centrali per l’ordine mondiale come i diritti umani, il cosmopolitismo e il binomio aggressività/altruismo. La constatazione da cui parte il nostro lavoro è il proliferare, dopo la fine della guerra fredda, dei conflitti regionali in cui si intrecciano interessi economici, populismi nazionalistici e ideologie religiose. Lo scopo del nostro ciclo è dunque quello di individuare i punti critici ai quali gli Stati e le organizzazioni internazionali oggi dovrebbero trovare soluzioni, allo scopo di rendere possibili condizioni di pace sull’intero pianeta.

Generalmente il termine pace non viene definito come un valore assoluto quanto piuttosto come contrapposizione al concetto di guerra – sottolinea Roberto Franchini, presidente della Fondazione Collegio San Carlo. – Del resto anche ogni riflessione filosofica o politica sull’idea di pace è da sempre indissolubilmente legata alla riflessione sulla natura e le cause della guerra. Ci troviamo a meditare ancora con l’aiuto di valenti personalità nel campo storico e filosofico su queste due categorie indissolubilmente legate perché, a differenza di quanto si è a lungo sperato, la fine della guerra fredda non ha comportato l’avvio di una nuova era di pace, anzi gli equilibri già fragili nel bipolarismo, nel mondo unipolare sembrano essersi dissolti definitivamente aprendo la via a una fase assai più turbolenta delle relazioni internazionali. L’ascesa poi di attori non tradizionali, primo tra tutti il terrorismo globale, ha determinato ancora una volta un cambiamento nella concezione di conflitto, che a sua volta porta ai limiti estremi il senso di guerra di difesa attraverso la guerra preventiva.

Il secondo ciclo comprende 5 incontri con studiosi e docenti di fama internazionale. Si snodano tra febbraio e marzo e come di consueto sono alle ore 17.30.

La prima lezione intitolata Alla ricerca di un ordine mondiale. Gli scenari geopolitici e le nuove guerre è fissata per venerdì 14 febbraio, a cura di Filippo Andreatta, professore di Scienza politica all’università di Bologna.

Gli incontri successivi, proseguono mercoledì 26 febbraio con Giovanni De Luna, professore di Storia contemporanea all’università di Torino, che parla di Corpi nemici. Guerra e violenza nel mondo contemporaneo; venerdì 7 marzo a cura di Vittorio Possenti, professore di Filosofia politica all’università Ca’ Foscari di Venezia, la conferenza intitolata Le ragioni del pacifismo. Cosmopolitismo e diritti umani; venerdì 21 marzo, Antonio Marchesi, presidente di Amnesty International, Roma tiene una lezione dal titolo Guerre globali. Le organizzazioni non governative e le emergenze umanitarie; la conferenza di venerdì 28 marzo dal titolo Tra aggressività e altruismo. I fondamenti biologici del comportamento umano è l’ultima del ciclo e viene tenuta da Telmo Pievani, professore di Filosofia delle scienze biologiche all’università di Padova.

Tutte le conferenze, realizzate con il contributo della Banca Popolare dell’Emilia Romagna, sono trasmesse in diretta web sul sito della Fondazione San Carlo (www.fondazionesancarlo.it) e in collegamento live stream con le biblioteche di Vignola, Nonantola e la Biblioteca dei Cappuccini di Reggio Emilia. Lo scopo è di diffondere e condividere la riflessione culturale che l’istituzione modenese promuove da molto tempo ormai, seguendo una modalità che incontra un significativo consenso da parte degli utenti e degli studenti.

La partecipazione è libera.