Arresto-ghanesiIeri sera, a Modena, i militari della locale Compagnia Carabinieri, nell’ambito dei servizi di contrasto ai traffici ed la consumo di droga, hanno tratto in arresto flagranza di reato due cittadini ghanesi, con l’accusa di spaccio e detenzione ai fini spaccio di sostanze stupefacenti, in concorso. Si tratta in particolare del 28enne regolare W.Q.N. e del 27enne irregolare F.K.B., colti e catturati sul fatto all’esito di una serie di appostamenti nella via San Giovanni Bosco. I militari dell’Arma avevano rivolto l’attenzione investigativa proprio su quella via, sulla base di una segnalazione di alcuni cittadini che avevano notato dei movimenti sospetti. Ed in effetti i Carabinieri, attraverso dei servizi di osservazione, hanno potuto riscontrare e documentare che i due fossero dediti ad un’attività di spaccio al dettaglio di marijuana, svolta sulla pubblica via, principalmente in orario serale ed a favore di una serie di clienti fissi che preannunciavano gli appuntamenti con contatti telefonici o che si presentavano direttamente sul posto per gli acquisiti.

Bloccati, verso le ore 21:00, subito dopo una cessione di una dose da tre grammi ad cliente di 26 anni, i due pusher sono stati trovati in possesso di altre dosi ( per un totale di 30 grammi) destinate allo smercio della serata e di 85 euro, costituenti il ricavo fino a quel momento incassato. Con loro gli spacciatori avevano anche un bilancino elettronico di precisione, perché per loro abitudine commerciale e “correttezza”, erano soliti pesare la marijuana davanti al cliente che voleva acquistarla. Procedendo poi alla perquisizione domiciliare presso la loro abitazione, i Carabinieri hanno rivenuto ulteriori 100 grammi circa di marijuana, altri due bilancini e materiali e strumenti vari per il confezionamento delle dosi. Dopo essre stati condotti in caserma e trattenuti nelle celle di sicurezza dell’arma, oggi pomeriggio gli arrestati sono stati processati per direttissima presso il tribunale di Modena che ha convalidato l’arresto e condannato entrambi a 7 mesi di reclusione. Gli acquirenti via via censiti nel corso dell’operazione sono stati invece segnalati alla prefettura di Modena per i provvedimenti del caso.