Dopo la dura presa di posizione di ieri sull’aumento delle aliquote Imu per i canoni concordati, i sindacati inquilini Sunia Sicet e Uniat di Modena denunciano la necessità di rivedere gli accordi territoriali vigenti sui canoni concordati.

Questi accordi infatti sono stati sottoscritti nel comune di Modena nel 2008, prima della crisi economica. In questi 5 anni la situazione è cambiata e anche la sostenibilità delle spese di affitto da parte delle famiglie. Non è un caso che si registri l’aumento della morosità incolpevole (2.774 sfratti nel 2012, in netto aumento sul 2013).

Vi è perciò l’urgenza di revisione dei Patti territoriali per abbassare gli importi degli affitti e adeguarli ai redditi attuali di molte famiglie colpite da perdita di lavoro, cassintegrazione, lavori precari, ecc…

Sono mesi che i sindacati inquilini modenesi chiedono alle associazioni dei proprietari co-firmatarie degli accordi, di riformulare le nuove tabelle per diminuire i canoni, ma purtroppo questi solleciti non sono stati finora accolti. Si fa presente che nella vicina Provincia di Bologna i Patti territoriali sono stati rinnovati con l’adeguamento dei canoni che prevede una riduzione sino al 15% rispetto al 2008.

Registriamo situazioni paradossali di singoli proprietari di alloggi dati in locazione che si auto-riducono il canone per andare incontro alle esigenze del proprio inquilino!

Pertanto, non è più procrastinabile una risposta da parte delle associazioni Asppi, Ape/Confedilizia, Uppi.

(Sunia Sicet Uniat Modena)