I 25 lavoratori sino a pochi mesi fa impiegati nei servizi di gestione del Cie di Modena (Centro di Identificazione e Espulsione), stanno vivendo una situazione surreale. Dopo la stagione di mobilitazione nel 2012-13 per poter riscuotere regolarmente gli stipendi, con la chiusura del Centro e la messa in cassa integrazione dei lavoratori da agosto 2013, i problemi continuano. Manca ancora il pagamento delle mensilità arretrate di luglio-agosto 2013 di cui si era fatta garante la stessa Prefettura di Modena.

Non hanno ricevuto regolare busta paga relativa alla 13^ mensilità 2013 e al Tfr. Non sono state avviate correttamente le procedure per il rinnovo della Cigs in deroga da novembre 2013.

Inoltre, il Consorzio L’Oasi di Siracusa, di cui erano formalmente dipendenti e che ha avuto in gestione il Cie tramite appalto pubblico, ha comunicato l’intenzione di procedere al licenziamento dei lavoratori ancora in carico, ma si è rifiutato di spedire le regolari raccomandate di licenziamento per cui i lavoratori per poter accedere all’Aspi (indennità di disoccupazione) hanno addirittura dovuto andare a ritirarle di persona.

“Insomma un’azienda che non è mai riuscita a pagare regolarmente i dipendenti, ed ora non riesce nemmeno a licenziarli” commenta il segretario della Fp/Cgil Marco Bonaccini.

Le irregolarità nelle procedure di licenziamento hanno fatto perdere ai lavoratori 5 giorni di Aspi, ma soprattutto pregiudicano di fatto l’accesso all’istituto della mobilità in deroga.

Ai lavoratori non rimane altro che ricorrere, per molte di queste spettanze non ancora corrisposte, a lunghe e costose vie legali.

“Non siamo di fronte ad un privato che in pieno agosto fugge di soppiatto in Polonia – spiega il segretario della Fp/Cgil che rappresenta i lavoratori del Cie – ma ad un soggetto individuato con una procedura pubblica e di cui lo Stato italiano dovrebbe di fatto essere garante”.

Qualche giorno fa, Sindacato e lavoratori hanno chiesto perciò un incontro urgente con la Prefettura di Modena per affrontare con concretezza i tanti problemi aperti. E più precisamente: pagamento mensilità arretrate, cassa integrazione in deroga novembre 13-gennaio 14, riscossione del Tfr, accesso alla mobilità in deroga.