Annovi_SaratiIn questo scenario caratterizzato dal peso della crisi economica un tema spinoso è quello della condizione occupazionale dei giovani rispetto al quale strumenti come la formazione, la ricerca e il sostegno all’imprenditorialità sono cruciali per dare loro speranza e fare ripartire il paese.

Del resto vi sono casi di giovani che hanno maturato una consapevolezza diversa per l’autorealizzazione personale e che, usciti dalle superiori o dall’università, stanno cambiando il modo di rapportarsi al mondo lavoro e cominciano a fare seriamente i conti con l’autoimpiego dimostrando di sapere intervenire con creatività in un mercato che, mai come oggi, sembra avere saturato ogni tipo di bisogno.

Lo scorso 29 gennaio, nel seminario “Fare Impresa Oggi” organizzato da IFOA, ha presentato la sua esperienza di neo-imprenditore Alessandro Annovi, amministratore di Nutriplus Slrs, una nuova azienda nata dalla volontà di fare impresa di quattro giovani residenti in provincia di Reggio Emilia, insieme ad un loro partner in Brasile.

Ecco come Alessandro, classe 1982 e laureato in architettura, cui suona un po’ strano definirsi neo-imprenditore, racconta la creazione della sua azienda .

Alessandro come nasce l’idea di fare impresa?

L’idea di fare impresa nasce senza dubbio da una forte volontà e motivazione di sviluppare un proprio progetto con un team di persone mosse da stima reciproca e da obiettivi comuni.

Siamo quattro ragazzi di età compresa tra i 25 e i 37 anni, tutti residenti nel comune di Albinea, con profili molto differenti. I percorsi universitari spaziano dall’architettura, all’economia, all’ingegneria gestionale, alle scienze politiche, un mix eterogeneo di competenze e professionalità che credo sia un valore aggiunto.

La collaborazione con il nostro partner in Brasile nasce da un’amicizia di vecchia data che ha generato la volontà di fare insieme un percorso condiviso.

Ci può illustrare di cosa si occupa Nutriplus?

Nutriplus si occupa della produzione e commercializzazione di prodotti per l’integrazione alimentare. Il primo prodotto, che lanceremo nei prossimi mesi, sarà una proteina liquida “ready to drink”. Mirato al gusto e alla praticità di utilizzo, va a integrare l’apporto proteico fornito dalla “comune” alimentazione. È particolarmente indicato per chi pratica sport, ma il suo uso è consigliato a tutti, senza esclusioni.

Quali sono stati gli step di realizzazione del progetto?

In questi diciotto mesi ci siamo occupati contemporaneamente di vari aspetti: dallo sviluppo del prodotto, alle verifiche tecniche necessarie alla produzione, passando attraverso ricerche di mercato approfondite dalle quali sono emersi dati interessanti sulla popolazione e sulle abitudini alimentari. Abbiamo partecipato a Milano a due fiere di settore (NUCE / FOOD-ING e SIMEI) e abbiamo fatto molta ricerca sul web prima di prendere contatto con i nostri attuali fornitori.

In seguito abbiamo vinto sia un voucher della Regione Emilia Romagna (bando “Fare Impresa” ) che ci ha permesso di usufruire di un percorso gratuito di formazione e consulenza con professionisti di IFOA, sia il bando della Camera di Commercio di Reggio Emilia per la creazione di nuove imprese a conduzione giovanile.

 

Ritiene importante l’intervento di IFOA e il supporto ricevuto in formazione e consulenza?

IFOA è stato di grande aiuto poiché ha accresciuto in noi quelle competenze che non potevamo inizialmente avere. Ci ha messo a disposizione consulenti preparati con cui abbiamo approfondito diverse tematiche, dalla logistica alle reti commerciali, dalla contrattualistica al rispetto di quanto previsto dalle normative in materia di igiene alimentare (HACCP), aiutandoci a fare chiarezza su molti aspetti sia teorico-normativi che pratici.

Nelle prossime settimane il vostro business diventerà una realtà: cosa resta da fare?

Mancano ancora alcuni passaggi prima della produzione e della conseguente vendita del nostro prodotto. Inanzitutto lo sviluppo del brand e dell’immagine che richiede ancora tanto lavoro così come l’analisi di eventuali collaborazioni.

Ha concluso la sua presentazione in IFOA citando una frase bellissima e profetica di N. Mandela “Sembra sempre impossibile finché non viene realizzato”: l’impossibile era quello di realizzare questa idea-sogno ma la realizzazione è ora il presente con il suo naturale work in progress.

Il sogno inizia a materializzarsi, anche se rimane ancora tanto da fare. Iniziare da zero un business di questo tipo richiede una grande conoscenza e competenza che stiamo cercando di acquisire sul campo, con tanto impegno, studio e a volte anche commettendo qualche errore. Gli ostacoli si presentano di giorno in giorno e noi cerchiamo di superarli, con determinazione, senza mai perdere di vista l’obiettivo.