Un gesto molto grave e preoccupante, quello che vede coinvolto un operatore dell’isola ecologica di via Guido da Baiso, preso a bastonate perché, svolgendo le sue mansioni, stava prendendo nota della targa di un’auto, caricata con il materiale lasciato nelle isola ecologica e che, di fatto, ne ha comportato la chiusura.

Quello che ha smosso l’opinione pubblica a supporto dell’operatore aggredito, a cui noi aderiamo totalmente, è solo l’ennesimo episodio d’una lunga lista, che vede oramai nella normalità il via vai di materiali in transito nelle eco-piazzole di tutta la provincia.

Noi, come Legambiente Reggio Emilia, ricordiamo alla cittadinanza che, appropriarsi dei materiali custoditi nelle isole ecologiche comporta un reato penale, in quanto i prodotti, una volta entrati nelle eco-piazzole, diventano rifiuti e possono essere prelevati solo da personale autorizzato allo smaltimento. Crediamo, inoltre, che sia necessario un servizio di vigilanza massiccia ed intensiva, affinché si possano stroncare questi traffici, la cui unica funzione è l’alimentare un mercato nero basato su container diretti all’estero, carichi di materiali di riciclo, la cui estrazione è effettuata senza i minimi riguardi per i rischi ambientali.

(Legambiente Reggio Emilia)